Mondo Enoico

Assoenologi chiede più rigore e trasparenza nei controlli, ma soprattutto meno burocrazia

Dal congresso nazionale, a fronte di un processo di specializzazione e rinnovamento delle strutture produttive, gli enologi si aspettano che le autorità rispondano con un impegno di semplificazione normativa

26 aprile 2008 | T N

Più rigore e trasparenza nei controlli su tutto il settore vinicolo italiano, ma soprattutto meno burocrazia.
Sono le richieste espresse dal congresso nazionale degli Enologi-enotecnici italiani (Assoenologi), che si è tenuto a Venezia.

Gli enologi italiani sottolineano alle autorità nazionali la necessità di "rinnovare e semplificare la normativa, rendendone nel contempo più stringente l'applicazione e la vigilanza".
"Il settore ne ha urgentemente bisogno - ha detto il presidente dell'Assoenologi, Giancarlo Prevarin - Il settore rappresenta oltre 12 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi frutto dell'export, più altri 2 miliardi di tecnologie e macchinari, anch'essi abbondantemente esportati dall'Italia".

Un dato che va inserito in un quadro di contrazione della produzione vinicola italiana, scesa ad una media di 48 milioni di ettolitri annui nell'ultimo quinquennio, rispetto ai 61,7 milioni di ettolitri annui del decennio 1987/96.

"Gli enologi - ha spiegato il direttore Giuseppe Martelli - hanno trasformato una vitienologia di quantità in una di qualità, con un consumo pro-capite di vino in Italia che è passato dagli oltre 110 litri annui degli anni 1970 agli attuali 46".

Dal congresso nazionale, a fronte di un processo di specializzazione e rinnovamento delle strutture produttive, gli enologi si aspettano che le autorità "rispondano con un impegno di sburocratizzazione e semplificazione normativa che li sollevi dal peso di scartoffie che attualmente li opprime costringendoli a dedicare un quarto del loro tempo a riempire moduli per rispondere ai ventuno enti diversi deputati alle verifiche nel settore.

Il congresso di Assoenologi che aveva l’evocativo titolo “Vino: rimanere competitivi per continuare a vincere la sfida dei mercati” è stato articolato in due sezioni: la prima dedicata a finanza, marketing e territorio, nella quale verranno messe a fuoco le problematiche legate ai nuovi assetti finanziari delle aziende, alla diversificazione della promozione del prodotto nei mercati americani ed in quelli orientali, alla frammentazione delle strategie di mercato delle realtà operanti nel Paese; la seconda parte, invece, è su “Vino: nell’export il futuro del settore”, per analizzare lo stato delle esportazioni italiane e la loro tendenza.

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