Mondo Enoico
Troppo rame nella difesa della vite peggiora la qualità del vino

Alcuni ceppi di ceppi Saccharomyces cerevisiae sono stati segnalati per produrre quantità eccessive di anidride solforosa durante la fermentazione alcolica, in presenza di alti contenuti di rame, dannosa per la qualità del vino
25 novembre 2024 | 12:00 | R. T.
La fermentazione del vino pone un ambiente impegnativo per S. cerevisiae. Diverse caratteristiche genomiche sono state identificate come tracce di adattamento all’ambiente vitivinicolo, in linea con la sua domesticazione. Il primo e meglio descritto adattamento di S. cerevisiae all’ambiente vitivinicolo è la resistenza al solfito.
La biosintesi degli amminoacidi solforati ha un impatto significativo sui rami redox e di energia del lievito. Un'elevata diversità nella produzione di H 2 S durante la fermentazione alcolica è stata descritta per le varietà di vino, e poiché il suo contenuto è dannoso per l'aroma del vino. Sorprendentemente, non è stata condotta alcuna indagine per comprendere il significato biologico di tale sovrapproduzione, né per valutare una relazione potenziale con diverse nicchie ecologiche. È interessante notare che per il vino S. cerevisiae, SO 2 e la tolleranza al rame sono correlati negativamente.
Nonostante l’elevato costo energetico della riduzione del solfato ad anidride solforosa (H 2 S), necessario per la sintesi di aminoacidi contenenti zolfo, alcuni ceppi di ceppi Saccharomyces cerevisiae sono stati segnalati per produrre quantità eccessive di H 2 S durante la fermentazione alcolica, che è dannosa per la qualità del vino.
Poiché la resistenza al rame causata dall'amplificazione della proteina di zolfo Cup1p è un tratto di adattamento specifico delle varietà di vino, è stato analizzato il legame tra il meccanismo di resistenza al rame, il metabolismo dello zolfo e la produzione di H 2 S.
Un più alto contenuto di rame nel mosto aumenta la produzione di H 2 S, e che SO 2 aumenta la resistenza al rame.
Utilizzando un insieme di 51 ceppi è stata osservata una relazione positiva e poi negativa tra il numero di copie della produzione di CUP1 e H 2 S durante la fermentazione. Questo modello complesso potrebbe essere imitato utilizzando un plasmide multicopia che trasporta CUP1, confermando la relazione tra resistenza al rame e produzione di H 2 S.
L'uso massiccio del rame per la gestione fitosanitaria della vite ha portato alla selezione di ceppi resistenti al costo di un compromesso metabolico: la sovrapproduzione di H 2 S, con conseguente diminuzione della qualità del vino.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino
05 luglio 2025 | 11:00
Mondo Enoico
La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina
02 luglio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico
01 luglio 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi
25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo
Mondo Enoico
Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite
19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani
Mondo Enoico
46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica
17 giugno 2025 | 16:00