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Il terroir vitivinicolo riconosciuto solo nel 2010 dall'Organizzazione internazionale della vite e del vino

Il terroir vitivinicolo riconosciuto solo nel 2010 dall'Organizzazione internazionale della vite e del vino

L'etimologia del termine terroir è molto antica ma la sua applicazione in campo vitivinicolo è molto recente, essendo divenuta norma mondiale meno di 15 anni fa. La prima zonazione a Bordeaux nel 1855

18 marzo 2024 | R. T.

L'etimologia del termine terroir è molto antica, anche se la sua applicazione normativa in campo vitivinicolo è molto recente.

Dalla fine del XVII secolo il termine terroir indica “la terra considerata dal punto di vista delle proprie attitudini agricole” e più precisamente viticole.
Il “gusto del terroir” appare nel 1549 ed è stato completato nel 1596 con “sentire il proprio terroir” e nel 1669 con “sentire il terroir”, ma la connotazione ha un aspetto negativo. Sono nel XX secolo assume altri connotati.

In Ungheria esisteva già dal 1730 per il Tokay una lista delle migliori zone dove erano classificati i vini in diverse categorie.

La prima zonazione vitivinicola, come la intendiamo oggi e base per la definizione del terroir, risale al 1855 a Bordeaux, seguita nel 1861 dalla Borgogna.

Dobbiamo aspettare oltre un secolo per le prime zonazioni in Italia e fu effettuata in Oltrepo pavese dal Prof Attilio Scienza (1990). A seguire le zonazioni in Trentino e poi Toscana, per Montepulciano e Bolgheri.

Da allora, però, si è dovuto aspettare un ventennio perchè la definizione di terroir entrasse nelle norme legali dell'Organizzazione internazionale della vite e del vino, con la risoluzione 333/2010:

Il “terroir” vitivinicolo è un concetto che si riferisce a uno spazio nel quale si sviluppa una cultura collettiva delle interazioni tra un ambiente fisico e biologico identificabile, e le pratiche vitivinicole che vi sono applicate, che conferiscono caratteristiche distintive ai prodotti originari di questo spazio.

Il “terroir” include caratteristiche specifiche del suolo, della topografia, del clima, del paesaggio e della biodiversità.

L'avvio del progetto di risoluzione è stato il Simposio internazionale sul terroir e il paesaggio, organizzato a Bordeaux e a Montpellier nel 2006 con il patrocinio dell’OIV. Qui infatti si sono poste le basi affinché il Gruppo di esperti dell'OIV “Ambiente viticolo ed evoluzione climatica” potesse avanzare verso la definizione di “terroir”.
Infine, il 25 giugno 2010 a Tblisi, in Georgia, l’Assemblea generale dell’OIV ha ratificato le conclusioni e dato la definizione di terroir come la conosciamo oggi.

Il valore della definizione di “terroir” di Peter Hayes, Presidente onorario dell’OIV

Grazie al contributo di esperti di numerose discipline diverse (suolo, clima, viticultura, scienze sociali, enologia, economia e marketing), la tanto attesa definizione di "terrior" vitivinicolo (OIV/VITI 333/2010) è divenuta il riferimento globale per questo concetto così complesso e ampiamente utilizzato.
Visto l’uso preferenziale del termine “terroir” nella promozione e la commercializzazione, il suo impiego da parte di PR e media e la sua funzione di guida per molte delle politiche e delle prassi regionali e settoriali, come accade ad esempio per la denominazione di origine, un’accettazione ampiamente condivisa dell’uso del termine “terroir” garantisce ai nostri numerosi e diversi utenti e tipi di pubblico di comprenderne appieno il significato.

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