Mondo Enoico

Efficacia della biodiversità vegetale sul controllo biologico della vite

Efficacia della biodiversità vegetale sul controllo biologico della vite

Le prove su campo effettuate dall'agronomo Antonio Noacco e dai suoi colleghi hanno dimostrato l’efficacia dell'inerbimento e della biodiversità vegetale per il controllo biologico di molti insetti dannosi della vite

07 febbraio 2024 | C. S.

Risultati entusiasmanti nel Friuli Orientale per la lotta contro gli insetti dannosi, grazie a best practices agronomiche volte all’aumento della biodiversità vegetale in vigna. Antonio Noacco, consulente agronomico e un eterogeneo team di colleghi in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, ha condotto nei vigneti dell’azienda agricola Annalisa Zorzettig il progetto Biodiversity Care, con l’obiettivo di provare l’efficacia della lotta biologica attraverso l’aumento di insetti predatori e altri organismi utili in vigneti gestiti a sfalcio alternato e sovescio.

“Quando Antonio Noacco ci ha proposto di eseguire parte della sperimentazione nei nostri vigneti, non abbiamo esitato a dargli pieno appoggio – spiega Annalisa Zorzettig – i risultati hanno confermato come il nostro impegno nella sostenibilità ambientale venga ampiamente ripagato. Anche la nuova cantina, in fase di ultimazione, vedrà la piantumazione di specie native tutto intorno, per favorire la biodiversità funzionale”

La sperimentazione ha visto uno studio di tre anni su diverse tesi, atte a studiare gli effetti sulla artropodofauna utile in vigneto e la loro efficacia nel contrastare gli insetti dannosi, concentrandosi, anche in ottica futura, su ciò che sta preoccupando particolarmente i viticoltori friulani a esempio il ragnetto rosso e la cocciniglia. Lo studio si è svolto in tre fasi. La prima appunto per valutare gli effetti delle pratiche volte all’incremento della biodiversità vegetale nei filari, la seconda specifica sul contrasto alla cocciniglia ( Planococcus ficus) e infine l’analisi botanica.

Le tesi principali mettevano a confronto pratiche di gestione agronomiche tradizionali come lo sfalcio continuo e costante, a pratiche agronomiche mirate ad aumentare la numerosità delle specie vegetali e la costanza di fioriture sia spontanee che seminate. La tempistica dei tre anni (2019-2020-2021) è stata fondamentale per vedere il comportamento delle popolazioni nelle generazioni, in quanto i cicli vitali e riproduttivi di alcuni insetti e organismi possono essere anche di un anno.

Mentre nel 2019 i tre vigneti avevano un comportamento pressoché simile, i risultati si sono visti in maniera evidente a partire dal secondo anno. A esempio nel vigneto completamente sfalciato la presenza della cicalina verde ( Empoasca vitis) superava del doppio quella del vigneto con sfalcio alternato (300 esemplari su 400 foglie contro 150) e del triplo su quello con cover crop. Stesso risultato si è osservato anche osservando l’incidenza delle infestazioni della cocciniglia ( Planococcus ficus). Questo effetto è dovuto dalla maggior presenza di Imenotteri calcioidei, parassitoidi naturali e principali agenti di controllo biologico che, trovando nei vigneti fioriti maggiore possibilità di nutrimento (pollini e nettare) sono riusciti a riprodursi con maggiore efficacia e la loro azione è stata più incisiva.

Inoltre si è provato che dove vi era lo sfalcio completo, le specie vegetali aliene avevano occupato una superficie più ampia, limitando la crescita di specie native e la loro numerosità. Trend opposto si è osservato invece nei filari non sfalciati, indice di un ecosistema stabile e sano. Questo dato è importante sia in ottica di aumento della ricchezza specifica ma anche al minor utilizzo di acqua e di nutrimenti che necessitano le specie native. Per questo motivo la prossima fase dello studio sarà dedicata al suolo, al microbioma e di conseguenza alla fertilità per vedere quanto sia l’incidenza di pratiche agronomiche virtuose sulla solidità dell’ecosistema biologico/vigneto.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse

10 settembre 2025 | 17:30

Mondo Enoico

L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite

10 settembre 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord

27 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo

08 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale 

07 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Vendemmia al via al Sud e sulle isole in controtendenza sulle quantità

Ecco un quadro per macroaree produttive, con ottime notizie in particolare al sud. La qualità sarà determinata anche dal lavoro che sarà svolto durante l’ultimo periodo di maturazione

05 agosto 2025 | 16:00