Mondo Enoico
Fenomenologia dei Wine Club: obiettivo fidelizzare il cliente

Cresce l’interesse delle cantine italiane per i wine club a scopo di marketing e relazione col cliente. Ma sono ancora poche le aziende che riescono a sfruttare questo strumento per creare valore
05 luglio 2022 | C. S.
Tra le novità che stanno caratterizzando la vendita diretta al consumatore nel mondo del vino c’è quella di un interesse sempre più crescente rispetto ai Wine Club. È quanto emerge nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022” pubblicato da Divinea ed è quanto è stato discusso in occasione del webinar “Wine Club in Italia: cosa sono e come farli funzionare”, organizzato da Divinea con Filippo Galanti, co-founder Divinea e Francesco Minetti, CEO Well Com.
Secondo i dati raccolti da Divinea il 17,3% delle cantine si eÌ dotato di un wine club mentre il 75% di chi non lo ha ancora fatto dichiara che lo realizzeràÌ o lo sta prendendo in considerazione. “I Wine Club italiani – dichiara Filippo Galanti co-founder Divinea – registrano molti iscritti ma producono volumi relativamente contenuti. MetaÌ dei wine club italiani hanno piùÌ di 500 membri ma generano spesso vendite irrisorie, a dimostrazione di una mancata cultura del dato. Spesso le informazioni raccolte non sono utilizzate adeguatamente per fidelizzare i clienti.” Delle aziende italiane iscritte – secondo i dati di Mediobanca - il 25% ha più di 1000 iscritti, il 25% da 500 a 1000, il 14,3% da 100 a 499, il 35,7% meno di 100. Da questi utenti i volumi generati sono spesso irrisori e le vendite tramite Wine club rispetto alle vendite DTC incidono meno del 5% nel 39,3% dei casi e più del 50% solo per il 3,6%.
Il wine club, dal punto di vista del marketing, ha un target di clienti molto omogeneo che va nutrito con l’obiettivo di mantenere il cliente (retention), incoraggiarlo a comprare con frequenza (ricorsività), portarlo ad aumentare il budget di spesa (upselling) e fargli fare esperienze come visite aziendali (selling integrato). Ma le funzionalitàÌ dei wine club italiani sono diverse da quelle statunitensi: le cantine italiane offrono soprattutto accessi riservati agli utenti registrati e l’eshop con annate e formati speciali, mentre solo una su cinque propone l’abbonamento con spedizione periodica. Secondo Francesco Minetti, CEO di Well Com, intervenuto in occasione del webinar organizzato da Divinea, in Italia il wine club non porta ancora i risultati che si manifestano in altri paesi come gli Stati Uniti perché con il consumatore finale ci vuole energia e continuità nel coltivare una relazione prima e dopo l’acquisto. Ma investire sul consumatore del vino è vincente per diverse ragioni: l’evoluzione del modello di consumo del vino e la crescita della domanda diretta del consumatore; la vendita diretta è un canale commerciale integrativo e diversifica il rischio; la vendita diretta al consumatore finale aumenta in maniera significativa la redditività dell’impresa; l’incasso immediato migliora le dinamiche finanziarie; infine il contatto diretto rappresenta un modo di fidelizzare il cliente.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite

Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati
18 settembre 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse
10 settembre 2025 | 17:30
Mondo Enoico
L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite
10 settembre 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord
27 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo
08 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale
07 agosto 2025 | 09:00