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E' ancora vino quello in lattina e a basso contenuto di alcol?

E' ancora vino quello in lattina e a basso contenuto di alcol?

Il vino a basso contenuto di alcol e in lattina ha un mercato molto promettente che solo in Cina varrà 11 miliardi di dollari nel 2025. Lo stile si rivolge ai giovani della generazione Z

09 giugno 2022 | T N

Il trend degli ultimi anni, in campo enologico, è sicuramente un vino più semplice, beverino, meno complesso e strutturato. In altre parole una bevanda alcolica da compagnia, più che da meditazione.

In Europa, il consumo rimane ancorato alla classica bottiglia, al limite al bang in box o al vino alla spina, molto diffuso in nord Europa e deprecato in Italia, anche se ci fu un tempo in cui era diffusissimo anche nel nostro Paese tra trattorie e osterie.

Oggi però la nuova frontiera è il vino in lattina, a basso contenuto di alcol, perchè magari parzialmente dealcolizzato.

Si tratta di un mercato molto promettente che solo in Cina varrà 11 miliardi di dollari nel 2025.

Secondo i dati della piattaforma di ricerca commerciale Tianyancha, a settembre 2021 la Cina contava più di 115.000 imprese legate al settore degli alcolici. Anche famosi investitori, tra cui Matrix Partners e Sequoia China, stanno guardando al crescente settore delle bevande a basso contenuto alcolico che si rivolge ai consumatori della generazione Z. Secondo quanto riporta il sito specializzato vino-joy.com nel 2020 il mercato cinese delle bevande a basso contenuto alcolico ha già raggiunto una valutazione di 20 miliardi di RMB (3 miliardi di dollari) e si prevede appunto che crescerà fino a 74,2 miliardi di RMB (11 miliardi di dollari) entro il 2025.

La confezione in lattina dà un'immagine informale, per un consumo in qualsiasi occasione. Senza i riti legati al consumo tradizionale. Questo aiuta il consumo giovanile e popolare, quindi volumi interessanti di vendita sia all'attualità che in prospettiva.

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