Mondo Enoico
L'impatto dell'acetaldeide sull'evoluzione fenolica dei vini senza solfiti

Per una corretta gestione dell'anidride solforosa durante l'imbottigliamento di un vino rosso free-SO2 si dovrebbe determinare il contenuto di acetaldeide e di reagenti fenolici forti
26 novembre 2021 | R. T.
Alcuni produttori di vino, nelle buone annate, possono produrre vini rossi free-SO2 e decidono di aggiungere la quantità minima di solforosa solo all'imbottigliamento. Per gestire questa aggiunta, è importante conoscere la storia ossidativa del vino.
L'acetaldeide, il principale prodotto di ossidazione del vino, è un potente elettrofilo che reagisce con numerosi composti del vino dando prodotti desiderati come i pigmenti polimerici rossi stabili e i tannini meno astringenti ma, anche difetti organolettici.
Anche se tutte queste reazioni sono ben note, il confine tra quelle che aumentano la longevità del vino e quelle che ne diminuiscono la qualità è difficile da determinare.
I vini rossi senza solfiti sono stati addizionati di livelli crescenti di acetaldeide (da 0 a 190 mg/L) e analizzati nel tempo. Le proprietà cromatiche e le principali classi fenoliche sono state analizzate con metodi spettrofotometrici convenzionali. I piccoli fenoli, i pigmenti polimerici (PP) e i tannini polimerici (PT) sono stati rilevati mediante HPLC, MS e analisi NMR. È stata anche determinata la reattività dei tannini verso la BSA e la saliva (1-2-3).
Già due ore dopo l'aggiunta di acetaldeide il 50% è stato consumato nelle reazioni con i composti fenolici e il consumo è aumentato nel tempo. Anche quando è stato aggiunto un grande eccesso di aldeide (190 mg/L) e dopo un anno di invecchiamento è stata rilevata una perdita del 75% del valore iniziale.
I primi composti che sono stati consumati nelle reazioni con l'acetaldeide sono stati gli antociani e i flavanoli e si è verificato un contemporaneo aumento dei pigmenti polimerici e dei tannini. La BSA e i tannini reattivi della saliva sono aumentati nel tempo quando sono state aggiunte alte concentrazioni di acetaldeide.
Per una corretta gestione dell'anidride solforosa durante l'imbottigliamento di un vino rosso free-SO2 si dovrebbe determinare il contenuto di acetaldeide e di reagenti fenolici forti (antociani e flavanoli) per limitare o favorire ulteriori reazioni di acetaldeide.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
La logistica in cantina: il successo commerciale con efficace gestione delle scorte e dei canali di vendita

Grazie anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale e del MotionMining, si possono ridurre i costi operativi fino al 20% e i trasporti del 15%, migliorando la soddisfazione del cliente e la competitività dell’azienda
05 giugno 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Diminuisce lentamente la giacenza di vino italiano in cantina

Il 55,2% del vino detenuto è a denominazione di origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a indicazione geografica
20 maggio 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più
15 maggio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.
10 maggio 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi
06 maggio 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Giacenza di vino italiano stabile rispetto allo scorso anno

Il 55,0% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Al 31 marzo 2025 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 52,8 milioni di ettolitri di vino e 4 milioni di ettolitri di mosti
17 aprile 2025 | 14:00