Mondo Enoico
Il rischio di una tempesta perfetta sul vino italiano

Un incremento dei costi per le cantine italiane che varia dal 10 al 50% con il boom che riguarda i servizi energetici e quelli di trasporto, con la crisi dei container che porta a crescenti aumenti di costi e tempi di consegna
01 ottobre 2021 | C. S.
Una tempesta autunnale perfetta sta per abbattersi sul mondo del vino, nonostante la crescita dell’export (+15,6%) nel primo semestre.
A una vendemmia più povera (-9%) e ai prezzi di uva e sfuso in forte risalita, si aggiunge infatti l’onda lunga di shortage e rincari di materie prime e trasporti, denuncia l'UIV. Un incremento dei costi che varia dal 10 al 50% e che rischia di travolgere anche uno dei settori simbolo del made in Italy. E con esso i suoi consumatori.
Alla vorticosa ascesa dei costi energetici (+138% sul 2020), con il barile che vale il 30% dello scorso anno, e della persistente crisi dei container – che porta a crescenti aumenti di costi e tempi di consegna –, si aggiungono infatti – secondo il settimanale in uscita l’11 ottobre – i prezzi delle materie prime utilizzate dalla filiera vite-enologica.
Con i manufatti in legno che pagano tensioni altissime (+53%), seguiti da quelli in metallo, (+44%,) ma anche carta (+60%) e vetro (+20%).
Una spirale inflativa che inevitabilmente genererà sovrapprezzi lungo la filiera difficili da gestire e con ripercussioni importanti anche per i consumatori.