Mondo Enoico 24/06/2021

Un prodotto autorizzato per fronteggiare la flavescenza dorata della vite

Un prodotto autorizzato per fronteggiare la flavescenza dorata della vite

A seguito di un aumento della cicalina, ecco il cambio di strategia con l'inserimento, come secondo trattamento obbligatorio, dell'Etofenprox, un prodotto che risulta  autorizzato


La Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige precisa che quest'anno, a seguito dell'incremento della popolazione dell'insetto Scaphoideus titanus, cicalina vettore della flavescenza dorata, si è ritenuto opportuno modificare la strategia di difesa.

La presenza di flavescenza dorata sul territorio provinciale di Trento, e non solo, è consolidata da alcuni anni e l’incremento riscontrato dell’insetto vettore rappresenta un serio pericolo per la sanità e la produttività dei vigneti stessi, nonché del reddito del viticoltore.

Il Centro Trasferimento Tecnologico effettua il monitoraggio e decide anche la strategia tecnica che diventa obbligatoria su tutto il territorio provinciale. Quest'anno nel corso del monitoraggio effettuato su oltre 300 vigneti, i tecnici hanno riscontrato, come già evidenziato, un aumento della cicalina e hanno proposto quindi un cambio di strategia con l'inserimento, come secondo trattamento obbligatorio, dell'Etofenprox, un prodotto che risulta regolarmente autorizzato, inserito nelle linee guida nazionali e utilizzato anche in frutticoltura. Questo prodotto è opportuno proprio per arginare la crescita dell’insetto, poiché è ritenuto dal Centro Trasferimento Tecnologico più efficace rispetto al principio attivo proposto lo scorso anno.

FEM evidenzia, inoltre, che seguendo le indicazioni riportate sul bollettino non è necessario effettuare spostamenti di arnie sul territorio. Infatti, sul documento sono presenti tutte le indicazioni che i viticoltori devono mettere in atto per ridurre i possibili impatti sui pronubi, sfalcio del cotico erboso, fioritura della vite che deve essere assolutamente conclusa, trattamenti serali ecc. Inoltre, a fine giugno, normalmente la quantità di fiori presenti nel sottofilare del vigneto è molto ridotta. Per questi motivi si ritiene che l’intervento insetticida sia assolutamente tutelante i pronubi.

di C. S.