Mondo Enoico
Anche nel vino un linguaggio troppo per esperti allontana il consumatore

Solo un terzo dei termini usati dai sommelier e guide del vino nella comunicazione sensoriale di un assaggio è compreso nello stesso modo da esperti e non esperti. Poca voce alla personalità della bottiglia
01 marzo 2021 | C. S.
Per migliorare il dialogo tra esperti e non esperti di vino, va cambiato il linguaggio e l'approccio psicologico e descrittivo nel racconto di un calice in degustazione. Lo ha detto Roberto Burro, docente di psicologia Università di Verona, intervenuto al primo incontro in digitale della Valpolicella Annual Conference promosso dal Consorzio di tutela dei vini del veronese.
Lo studio ha evidenziato che solo un terzo dei termini usati dai sommelier e guide del vino nella comunicazione sensoriale di un assaggio è compreso nello stesso modo da esperti e non esperti. In particolare, analizzando le guide enologiche, i disciplinari di produzione, e i termini tecnici Ais (Associazione italiana sommelier) emerge che, ha precisato Burro, il 40% dei termini utilizzato dai sommelier e produttori, riguarda l'olfatto, altro 40% sono descrittori del gusto, il 16% ha a che fare con la vista, e poco altro (4%) viene lasciato a un racconto diretto del territorio, azienda, storia dei winemaker, correlazioni con moda, arte, design.
Dunque ha poca voce una identificazione della personalità della bottiglia. A volte poi si sottolineano caratterizzazioni che possono essere percepite negative, ad esempio catrame o pipì di gatto (ndr), senza valutare cosa dire e non dire, e che c'è ben altro da evidenziare per raggiungere il cliente con un linguaggio migliore. Sono, nel dettaglio, 64 i descrittori presi in esame dallo studio di psicologia scientifica ed alcuni di essi, come ad esempio tannico, astringente, abboccato, risultano ai più non comprensibili.
Una comunicazione più efficace per le aziende, ha aggiunto l'esperto di psicologia, con un approccio personalizzato secondo l'utente e il suo grado di conoscenza della materia enologica, potrà essere implementato da un algoritmo messo a punto dall'ateneo scaligero per offrire nuove categorie di profilazione psicologica del cliente. "Interessante la proposta di cambiare il "vinese" ha commentato il presidente del Consorzio di tutela dei vini Valpolicella Christian Marchesini: "spesso - ha ammesso - ci capiamo tra noi, ma evidentemente il consumatore vuole un linguaggio nuovo e più inclusivo. Non solo per gli addetti ai lavori".
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino
05 luglio 2025 | 11:00
Mondo Enoico
La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina
02 luglio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico
01 luglio 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi
25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo
Mondo Enoico
Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite
19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani
Mondo Enoico
46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica
17 giugno 2025 | 16:00