Mondo Enoico

COSI’ BRUXELLES DOVRA’ FARE MARCIA INDIETRO SULL’OCM VINO. SI RICOMINCIA. LA PROMESSA DI UNA RIFORMA ENTRO LUGLIO APPARE OGGI MENO REALISTICA

E’ stato l’Europarlamento a bocciare clamorosamente la proposta della commissaria Fischer Boel. Nessuna estirpazione di massa dei vigneti. L'eventuale riduzione delle superfici vitivinicole deve essere decisa dai governi regionali e nazionali ed in ogni caso le vigne estirpate devono essere sostituite con nuove piantagioni

24 febbraio 2007 | R. T.

Il Parlamento europeo ha detto no all'estirpazione di massa delle vigne. La Commissione proponeva di eliminare 400.000 ettari di vigne per combattere la sovrapproduzione.
Secondo la relatrice al Parlamento europeo Katerina Batzeli, l'eventuale riduzione dei vigneti deve essere decisa dai governi regionali e nazionali, dopo una discussione con le organizzazioni di categoria, ed in ogni caso le vigne estirpate devono essere sostituite con nuove piantagioni per garantire la qualità e lo sviluppo rurale.

Soddisfatta l'Italia perché è stata mantenuta la possibilità di arricchire i vini con il mosto.
I paesi del nord Europa invece hanno lottato per poter continuare a mettere un po' di zucchero nei loro vini. "Bisogna permettere ad alcuni viticoltori – afferma il lussemburghese Robert Goebbels - di aggiungere un po' di zucchero, è un po' di sole in scatola. Bisogna rispettare l'Europa e rispettare le tradizioni locali"

Delusa dall'approccio moderato dei deputati europei la Commissaria per l'agricoltura Marianne Fischer Boel, secondo cui è necessario rendere i vini europei piú competitivi di fronte alla concorrenza dei vini sudamericani. "Dobbiamo semplificare – dice perentoriamente la Fischer Boel - le etichette per renderle più trasparenti, cosicché i consumatori sappiano quello che comprano, e poi dobbiamo fare di più per la promozione dei vini". La Commissaria ha comunque promesso una nuova riforma del vino entro luglio.

"Un approccio misurato e prudente alla riforma del settore vitivinicolo europeo – commenta il Ministro De Castro - è un risultato che auspicavamo. Da Bruxelles oggi arrivano notizie positive. Il voto di oggi sul rapporto di iniziativa sulla riforma dell'ocm vino segna un primo significativo risultato su tre punti essenziali: il limite all'estirpazione, il mantenimento dell'aiuto ai mosti per l'arricchimento e il rifiuto di miscelarli con mosti extraeuropei. Su questi primi risultati, che erano obiettivo centrale del governo e sulle quali ci eravamo confrontati nell'incontro avuto il 23 gennaio con i parlamentari europei italiani, occorre far leva nel prosieguo dell'iter legislativo vero e proprio".
Il raggiungimento di risultati su estirpazione e mosti, si deve all'ampia convergenza della deputazione italiana e di altri paesi del Mediterraneo attorno alla relazione della deputata socialista greca Batzeli e di un emendamento specifico dell'intero gruppo socialista sull'aiuto ai mosti.
"La tutela dei nostri interessi – ha concluso De Castro - non deve essere pensata come atteggiamento nazionalistico e conservativo. Ci muoviamo nel segno dei principi più innovativi della Pac, incentrati sulla salvaguardia paesaggistica ed ambientale e sulla promozione del patrimonio autoctono come fattore dinamico di competizione internazionale".

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