Mondo Enoico
Nuovi vitigni per i Colli Piacentini: più qualità e contrasto ai cambiamenti climatici
Valutato il nuovo incrocio varietale Ervi rispetto alle varietà parentali Barbera e Croatina. Le migliori prospettive per la viticoltura dell'area nelle zone montane e pedemontane dove vengono mitigati gli effetti del riscaldamento globale
17 gennaio 2020 | C. S.
Con la stagione vegetativa 2019 si è concluso il progetto ValorInVitis, finanziato nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale dell'Emilia Romagna e finalizzato all'espansione e alla valorizzazione della biodiversità per una gestione competitiva e sostenibile della viticoltura piacentina. Un progetto coordinato dal Prof. Stefano Poni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che ha coinvolto anche le società Horta srl (servizi per l'agricoltura), Vinidea (attività di formazione e divulgazione tecnico-scientifica) e otto cantine del territorio.
A partire dalla campagna 2017, le aziende hanno ospitato attività dimostrative volte a i) verificare l'adattabilità varietale delle cultivar minori del distretto vitivinicolo dei "Colli Piacentini", ii) valutare il nuovo incrocio varietale Ervi rispetto alle varietà parentali Barbera e Croatina, iii) approfondire la cinetica della maturazione delle uve nelle zone montane e pedemontane. Inoltre, il Piano, promosso dal Gruppo Operativo per l'Innovazione "ValorInVitis", ha consentito l'impianto e la valutazione preliminare di materiale genetico innovativo per la valutazione dell'adattabilità di iv) nuovi portainnesti tolleranti allo stress idrico e v) ibridi di ultima generazione resistenti alla peronospora e all'oidio, per i quali si può ipotizzare un uso molto ridotto di pesticidi, alle condizioni pedoclimatiche del piacentino.
I risultati preliminari, ancora in fase di elaborazione finale, evidenziano le potenzialità del germoplasma viticolo in termini di innovazione e differenziazione delle produzioni locali, nonché di resistenza ai cambiamenti climatici. Il Piano ha portato all'individuazione di vitigni locali più piccoli alternativi e/o complementari all'Ortrugo, come il Barbesino e il Molinelli, in grado di mantenere una maggiore acidità nella fase finale di maturazione, adatti a fornire soluzioni per mantenere e rafforzare l'identità del territorio adatto alla produzione di spumante.
Il Piano ha contribuito anche alla caratterizzazione dell'incrocio varietale Ervi (Barbera x Croatina), suscitando l'interesse di molti viticoltori e riproponendo, supportato da una rigorosa caratterizzazione triennale delle prestazioni del vitigno rispetto a quelle parentali, il tema della valorizzazione del vitigno all'interno del disciplinare di produzione.
Le attività svolte in Val Trebbia, assunta come territorio rappresentativo delle zone più interne, pedemontane e svantaggiate, hanno dimostrato come la viticoltura possa trarre vantaggio dalle condizioni climatiche più favorevoli in termini di altitudine ed esposizione, garantendo la tipicità della produzione locale in un'ottica di riscaldamento globale. A titolo di esempio, nelle zone più interne, la Malvasia di Candia aromatica e l'Ortrugo hanno raggiunto la maturità tecnologica con un ritardo di circa 7-10 giorni, un ritardo utile a rimandare il momento della raccolta in un periodo di stagione più favorevole al raggiungimento di standard qualitativi tecnologici e aromatici.
Il Piano ha già dato risultati concreti per tutte le cantine coinvolte e, soprattutto per le cantine operanti in Val Trebbia, ha permesso la realizzazione di eventi promozionali legati alla diffusione dei risultati. Tuttavia, oltre al già citato impatto ambientale e alle prospettive per le aree svantaggiate, ValorInVitis ha permesso anche di avviare meccanismi in grado di garantire la presenza futura degli operatori del settore vitivinicolo. Tra questi, le attività sono state realizzate con l'obiettivo di avvicinare i giovani e i cittadini extracomunitari al lavoro in vigna, prima di tutto facendolo conoscere nella pratica e valorizzandolo come attività di grande soddisfazione personale con un'importante funzione sociale.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse
10 settembre 2025 | 17:30
Mondo Enoico
L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite
10 settembre 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord
27 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo
08 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale
07 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Vendemmia al via al Sud e sulle isole in controtendenza sulle quantità

Ecco un quadro per macroaree produttive, con ottime notizie in particolare al sud. La qualità sarà determinata anche dal lavoro che sarà svolto durante l’ultimo periodo di maturazione
05 agosto 2025 | 16:00