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Il Testo Unico del Vino è quasi legge: ecco le novità

Dopo un iter lungo e travagliato il via libera della Commissione agricoltura sembra far propendere per una veloce approvazione. Il provvedimento si pone l’importante obiettivo di tagliare del 50% il tempo dedicato in Italia alla burocrazia

29 aprile 2016 | R. T.

Era atteso e la sua approvazione è stata promessa in tempi rapidi, dopo il via libera della Commissione agricoltura.

Questo provvedimento si pone l’importante obiettivo di tagliare del 50% il tempo dedicato in Italia alla burocrazia, che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti e che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.

Le novità presenti nel Testo Unico sono tante. Una di queste è la dematerializzazione dei registri, che permetterà di velocizzare i processi per via informatica. Un’altra è la semplificazione degli adempimenti relativi alle planimetrie. Nel Testo Unico c’è anche un pacchetto di norme a tutela del Made in Italy e a sostegno delle esportazioni.

Il vino, innanzitutto, assurge a un ruolo culturale: "il vino prodotto della vite ed i territori viticoli sono salvaguardati e costituiscono parte del patrimonio culturale gastronomico e paesaggistico italiano frutto di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni”.

Importanti novità per consentire ai produttori di indicare con maggiore specificazione la collocazione geografica dell’azienda e dei vigneti, eliminando il rischio di applicazione di sanzioni per l’indicazione dei nomi geografici anche tutelati come denominazioni di origine. Le imprese potranno più facilmente fare pubblicità e promozione via internet, qualificando meglio la loro collocazione geografica.

Le varietà per i vini a denominazione d'origine possono essere menzionate solo se presenti in percentuale non inferiore al 15%.

Sono state introdotte anche semplificazioni concernenti l’unicità del controllore in azienda; introdotta analisi dei rischi; semplificazioni analisi chimico fisiche e organolettiche in modo da ridurre i costi ed evitare la duplicazione delle analisi.

Recepito il principio di semplificazione che impernia nel Sian la gestione di tutti gli adempimenti, costituendo lo strumento informatico unico, semplificato e coordinato nella gestione degli adempimenti.

Per i vini Doc è consentita adesso anche l’utilizzazione di sistemi telematici di controllo e tracciabilità. Questi meccanismi potranno essere adoperati anche per i vini a IGT i quali oggi risultano esclusi così da essere ulteriormente tutelati. Se verrà approvata, questa formulazione consentirà anche l’uso del QR code come sistema di tracciabilità e controllo, che consenta ai consumatori di avere anche maggiori informazioni sul prodotto.

Inserito il nuovo ravvedimento operoso ma continuerà ad applicarsi la diffida e il pagamento in misura ridotta. Per l’art.69 inserite sanzioni relative al mancato uso delle autorizzazioni agli impianti ricevute entro i tre ani con importo da 500 a 1500 euro per ettaro oltre all’esclusione dalle misure prevista dal PNS; sanzioni per piccole superfici di scostamento nei casi di allineamento delle superfici (5% fino a 5000mq).

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