Mondo Enoico

Fermentazione “a freddo”, la nuova via dell'enologia di eccellenza

E' noto che le vie metaboliche, e la conseguente produzione aromatica, dipende dai lieviti utilizzati. Alcuni parametri enologici, come la temperatura di fermentazione, possono influenzare molto il risultato finale. La fermentazione a bassa temperatura, con lieviti specializzati, apre quindi nuove frontiere

11 marzo 2016 | R. T.

Con i cambiamenti climatici in atto, nelle regioni tradizionalmente viticole, potrà essere più difficile produrre vini fruttati, agrumati, freschi.

Non solo questione di come la vite reagisce in campo ma anche di come l'uva viene vinificata in cantina.

Abbassare la temperatura di fermentazione, anche al di sotto dei venti gradi, rappresenta una sfida a cui si sono dedicati i ricercatori dell'Università di Cadice, in Spagna.

Gli studiosi iberici si sono confrontati con la viticoltura della regione della Ribera dei Duero, un'area calda, dove i lieviti responsabili delle fermentazioni lavorano a temperature vicine ai 25 ºC.

Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto un lievito autoctono, Saccharomyces bayanus var. uvarum, che ha la capacità di fermentare a temperature più basse, tra i 13 ei 17 ºC, tipiche delle regioni a clima freddo, come la Nuova Zelanda, il Cile o i paesi dell'Europa centrale.

Secondo gli autori dello studio, queste condizioni sono insolite nelle regioni a clima caldo e rappresentano la base per spiegare il carattere peculiare di alcuni vini della zona.

Grazie alla fermentazione a bassa temperatura, si apre la possibilità di esplorare nuove vie metaboliche per la formazione di composti aromatici.

In particolare a 13 ºC si attivano una serie di reazioni biochimiche dove sono coinvolti alcoli superiori che producono composti aromatici chiave come il feniletanolo e i suoi acetati. 

Per determinare le proprietà del lievito Saccharomyces bayanus var. uvarum, descritte in un recente articolo pubblicato sulla rivista Proteomics, i ricercatori hanno lavorato con i vini di una cantina della denominazione di origine Ribera del Duero.

Dopo la fermentazione, è stata effettuata l’analisi proteomica, cioè, una mappatura delle proteine espresse o che sono attive a ciascuna delle due temperature. Attraverso questo studio comparativo, i ricercatori hanno trovato l’attivazione a 13 ºC, anziche a 25 ºC, di alcuni processi biochimici che portano alla produzione di determinati composti aromatici.

Secondo i ricercatori, attraverso la proteomica e una volta che si conosceranno le caratteristiche delle popolazioni di questo lievito, sarà possibile combinarle per ottenere ciò che interessa, ovvero le caratteristiche aromatiche che ci si prefigge nel vino, ottenendo anche prodotti molto nuovi, con gusti e profumi mai provati in certe regioni geografiche.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

La logistica in cantina: il successo commerciale con efficace gestione delle scorte e dei canali di vendita

Grazie anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale e del MotionMining, si possono ridurre i costi operativi fino al 20% e i trasporti del 15%, migliorando la soddisfazione del cliente e la competitività dell’azienda

05 giugno 2025 | 11:00

Mondo Enoico

Diminuisce lentamente la giacenza di vino italiano in cantina

Il 55,2% del vino detenuto è a denominazione di origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a indicazione geografica

20 maggio 2025 | 11:00

Mondo Enoico

Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più

15 maggio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.

10 maggio 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi

06 maggio 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Giacenza di vino italiano stabile rispetto allo scorso anno

Il 55,0% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Al 31 marzo 2025 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 52,8 milioni di ettolitri di vino e 4 milioni di ettolitri di mosti

17 aprile 2025 | 14:00