Mondo Enoico

Grado zuccherino e acidità sono il passato, la maturità aromatica è il futuro del vino

Oggi pochi parametri, principalmente gradi zuccherino, acidità e fenoli, contribuiscono a stabilire la data della vendemmia. In futuro, anche in virtù dell'evoluzione del consumatore internazionale, si dovranno prendere in considerazione i composti chiave dell'aroma dei singoli vitigni

12 febbraio 2016 | R. T.

E' noto che ogni singolo vitigno possiede delle caratteristiche peculiari, per cui è riconoscibile e riconosciuto a livello internazionale.

A dispetto delle denominazioni d'origine europee, proprio i nomi dei vitigni in etichetta sembrano aver affascinato i consumatori. La facile riconoscibilità e la relativa standardizzazione ne fanno i prodotti perfetti per il grande villaggio globale, almeno nell'ottica del mass market.

Più del grado alcolico o della componente acidica e polifenolica, quindi, vanno acquisendo sempre più importanza indicatori aromatici.

L'Università dell'Oregon si è concentrata su quelli caratteristici del Pinot nero, relativi a caratteristiche come ribes nero, fragola, ciliegia, lampone, mora.

I ricercatori sono stati in grado di identificare 49 composti aromatici in uve Pinot noir giovani e mature per due anni consecutivi, 2012 e 2013, mediante gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa e olfattometria.

Il composti precursori dell’aroma più importanti nelle uve Pinot Nero sono risultati essere esanale, bencenoetanol, β-damascenone, guaiacolo e vanillina, insieme ad aldeidi e alcoli C6, fenoli volatili, 1-otten-3-one e 4-idrossi-2,5-dimetil-3(2H)-furanone. Questi composti potrebbero essere considerati come indicatori del potenziale aromatico delle uve Pinot nero.

Inoltre, nelle uve di vendemmia più tardiva sono stati liberati maggiori quantità di β-damascenone, vanillina, e fenoli volatili, indicando che si tratta di importanti composti aromatici che contribuiscono alle caratteristiche aromatiche delle uve Pinot nero mature. 

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più

15 maggio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.

10 maggio 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi

06 maggio 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Giacenza di vino italiano stabile rispetto allo scorso anno

Il 55,0% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Al 31 marzo 2025 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 52,8 milioni di ettolitri di vino e 4 milioni di ettolitri di mosti

17 aprile 2025 | 14:00

Mondo Enoico

La geografia della viticoltura italiana e della produzione di vino in Italia

Il Veneto si conferma la “regina” del vino italiano con una produzione, nel 2024, a 10,7 milioni di ettolitri, pari al 22,3% sul totale della produzione italiana. La Sicilia è la regione con la maggiore superficie vitata in Italia

09 aprile 2025 | 11:00

Mondo Enoico

TEA e vitigni resistenti, il punto della ricerca

I vitigni resistenti sono varietà ottenute tramite incrocio naturale da un genitore nobile ed un genitore donatore di polline resistente, la cui qualità è vicina a quella dei più rinomati vitigni autoctoni

09 aprile 2025 | 09:00