Mondo Enoico

Tracciabilità dei vini a denominazione d'origine grazie allo stronzio

Nonostante la limitata estenzione geografica analizzata è stata trovata una correlazione tra la frazione isotopica del'emenento esaminato presente nel suolo e quella poi rilevabile nel mosto

02 ottobre 2014 | R. T.

Una ricerca dell'Università di Pisa sul territorio del Prosecco apre nuove strade per la tracciabilità dei vini a denominazione d'origine.

Le uve e i vini ottenuti dal Glera nel distretto del Prosecco, nelle annate 2010-2011 e 2012, sono stati classificati sulla base del rapporto tra due isotopi di stronzio: 87Sr / 86Sr.

"Il nostro gruppo di ricerca – ha spiegato Riccardo Petrini, team leader del progetto – è stato il primo ad applicare sul campo la sistematica isotopica dello stronzio (Sr) al riconoscimento delle zone di produzione del Prosecco. L'elemento chimico Sr è affine al calcio nel sistema acqua-suolo-pianta, e l'analisi della distribuzione dei suoi isotopi, attraverso la misura delle loro abbondanze nei suoli, uva e prodotti della vinificazione, si è dimostrato un tracciante efficace ed innovativo per la definizione della zona di origine dei prodotti vitivinicoli in particolare ed agroalimentari in generale".

Nonostante la limitata estenzione geografica analizzata è stata trovata una correlazione tra la frazione di stronzio presente nel suolo e quella poi rilevabile nel mosto.

Il progetto per la tutela e la valorizzazione del vino Prosecco nell'area DOC Veneto coordinato dall'Ateneo pisano è stato finanziato da Veneto Agricoltura in collaborazione con un consorzio di dieci aziende produttrici della zona del Prosecco Doc del Veneto. Il team di esperti che hanno lavorato alla ricerca sono stati il dottor Luigi Sansone del Centro di Ricerca per la Viticoltura (CRA-VIT) di Conegliano per la parte di selezione delle vendemmie e per il contesto agronomico, la dottoressa Francesca Slejko dell'Università di Trieste per le metodologie analitiche, e la dottoressa Antonella Buccianti dell'Università di Firenze per la trattazione statistica dei dati.

"Nell'ambito della commercializzazione di prodotti enologici, la domanda di mercato per il Prosecco è in progressivo e costante aumento a livello internazionale, con un consumo superiore a un miliardo di bottiglie vendute negli ultimi dieci anni - ha concluso Riccardo Petrini – dunque la sua tracciabilità ha particolare rilevanza poiché la certificazione della zona geografica di provenienza è tra i principali parametri che ne determinano il valore".

Bibliografia

R. Petrini, L. Sansone, F.F. Slejko, A. Buccianti, P. Marcuzzo, D. Tomasi, The 87Sr/86Sr strontium isotopic systematics applied to Glera vineyards: A tracer for the geographical origin of the Prosecco, Food Chemistry, Volume 170, 1 March 2015, Pages 138-144, ISSN 0308-8146

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