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ACCORDO BILATERALE PER LA RICERCA SUL GENOMA DELLA VITE

L’Inra, Istituto francese di ricerca agronomica, e il Cra, Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura. Collaboreranno per tracciare la mappa completa del genoma della vite ed esplorare le determinanti genetiche della resistenza di questa pianta alle malattie e la tolleranza a fattori ambientali

30 luglio 2005 | R. T.

“Due dei maggiori Paesi produttori di vino, l’Italia e la Francia, uniscono le loro forze per potenziare il settore della ricerca”, annuncia soddisfatto il Ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, subito dopo la firma dell’intesa tra l’INRA, Istituto francese di ricerca agronomica, e il CRA, Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura.
Il progetto bilaterale di ricerca ha l’obiettivo di tracciare la mappa completa del genoma della vite per esplorare le determinanti genetiche della resistenza di questa pianta alle malattie, e la tolleranza a fattori ambientali come siccità o freddo eccessivo.
Il programma riguarderà l’analisi della genomica strutturale, la carta fisica e genetica, la sequenza dei grandi frammenti della vite. Particolare attenzione sarà riservata alla genomica funzionale, all’ecofisiologia, alle risorse genetiche, alla resistenza alle malattie agli stress abiotici. Il programma sarà seguito da un comitato paritetico composto da rappresentanti del CRA e dell’INRA francese che definirà i programmi operativi.
Tracciando la mappa del genoma si potranno inoltre conoscere meglio i meccanismi fisiologici e genetici durante la maturazione dell’uva e i vari aspetti delle qualità aromatiche.
Un risultato importante, perché “decodificare il genoma della vite significherebbe detenerne il brevetto” prosegue Alemanno. Per questo, oltre per il fatto che la vite è tra le piante da frutto che ha la produzione di maggior valore al mondo, si giustifica il cospicuo impegno finanziario: sei milioni di euro da ognuno dei due firmatari.
Lo studio congiunto dovrà portare a identificare geni chiave per caratteri di grande importanza tra i quali quelli coinvolti nella composizione chimica del frutto. La mappa genomica sarà inoltre la base per gli studi sull’origine delle varietà, sull’identificazione dei caratteri di unicità di vitigni tradizionali e sarà la guida per la conservazione del germoplasma della specie.
L’accordo tra Italia e Francia ha una durata di quattro anni e, data l’enorme valenza per il settore vitivinicolo, si prevede, al termine del quadriennio, l’approfondimento ulteriore delle tematiche del programma medesimo.

Fonte: Mipaf

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