Mondo Enoico
Allarme nel settore vitivinicolo: diminuiscono i volumi esportati
20 giugno 2013 | C S
Il dato di marzo frena per le cantine italiane l’ottimismo che aveva accompagnato l’avvio del 2013. Se a gennaio e febbraio si era infatti registrata una progressione delle quantità di vino esportate, il bilancio del trimestre (-2% l’export in volume, +10% in valore) restituisce un quadro simile a quello del 2012, confermando il buon andamento del fatturato a fronte della riduzione dei volumi inviati oltre frontiera. Ed il copione sembra ripetersi anche nell’andamento dei differenti segmenti, con lo sfuso che per effetto dell’impennata dei listini alla produzione, mette a segno un incremento del 27% degli introiti, subendo una flessione del 4% in termini quantitativi.
Dinamica analoga, ma meno marcata, ha contraddistinto anche le esportazioni di vini fermi confezionati (-2% in quantità, +7% in valore), mentre si conferma una performance deludente dei vini frizzanti (-10% gli ettolitri, -3% i corrispettivi monetari). Da evidenziare il balzo in avanti degli spumanti (+13% i volumi, +20% il fatturato), trainati soprattutto dall’Asti e dalle altre produzioni Dop.
Tra le diverse destinazioni dell’export di vino tricolore, si delineano dinamiche molto differenziate nei principali Paesi clienti. Al deciso successo ottenuto nei due principali mercati di destinazione (Stati Uniti e Germania) e al buon andamento complessivo registrato nei Paesi della Penisola Scandinava (Finlandia esclusa), si affianca la perdita netta in volume sia nel Regno Unito che in Svizzera.
Da segnalare in Germania, una ripresa considerevole delle richieste di sfuso (+21%), con un aumento di oltre il 50% degli introiti, dopo le importanti riduzioni del 2012. In calo invece, sempre nel mercato tedesco la domanda di spumanti italiani, con flessioni che hanno coinvolto tutti i prodotti.
Negli Stati Uniti, di contro, è cresciuta del 15% ( sia in volume che in valore) la richiesta di confezionati, a fronte del crollo della domanda di vino sfuso che, comunque, rappresenta una parte non particolarmente importante del paniere.
Male sul fronte dei volumi anche nei due principali mercati dell’Estremo oriente (Giappone e Cina) ed in Russia, anche se gli introiti continuano a mostrarsi in crescita. La battuta d’arresto nel gigante asiatico sembra legata ad una momentanea saturazione degli stock in mano agli importatori, mentre in Russia a penalizzare il vino tricolore è l’ormai noto problema dell’aumento dei dazi doganali.
Segni negativi, sempre in termini quantitativi, si rilevano, infine, in quasi tutti i Paesi dell’Est Europa.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Vino per le Feste natalizie: si beve meno e solo alta qualità
In crescita le bollicine italiane premium, come Franciacorta, Trento e Alta Langa, in calo gli Champagne medio-bassi. Nei fatidici 35 giorni di fine anno in Italia, non supereremo i 90-92 milioni di bottiglie di bollicine stappate. 240 milioni di tappi Made in Italy nel mondo
10 dicembre 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Trattamenti fogliari per migliorare le risposte della vite alla siccità, alle alte temperature e alla salinità
Le applicazioni fogliari possono migliorare la tolleranza della vite alla salinità, alla siccità e allo stress termico modulando le risposte fisiologiche e il metabolismo secondario, sostenendo così la stabilità della produzione e la qualità dell'uva
08 dicembre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025
Il mercato mondiale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, poiché la crescita limitata della produzione contribuirà a stabilizzare le scorte in un contesto di indebolimento della domanda e di continue incertezze commerciali
14 novembre 2025 | 10:00
Mondo Enoico
Viticoltura hi-tech: il Politecnico crea vigneti virtuali per i trattori autonomi
Da uno studio pubblicato su AgriEngineering nuove metodologie per simulare e controllare in modo autonomo le operazioni nei vigneti, verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile
13 novembre 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Le riesportazioni globali di vino valgono circa 4,55 miliardi di euro
Per quanto riguarda Italia e Francia, che sono sia produttori, sia consumatori e soprattutto grandi esportatori di vino, l’Oiv considera e stima percentuali di riesportazione dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui rispettivi volumi di vino esportati.
11 novembre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni
L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva
08 novembre 2025 | 14:00