Mondo Enoico
MARCIUME NERO DELLA VITE. E' UN PATOGENO ANCORA POCO DIFFUSO, MA MOLTO PERICOLOSO
Questo fungo è stato introdotto accidentalmente in Europa nel XIX secolo ed è penetrato in Italia dalle regioni francesi. È originario del Nord America, dove è considerato tra le più importanti cause di danno economico sulla vite. Occorre prestare la massima attenzione
28 maggio 2005 | R. T.
Black rot in America, marciume nero in Italia, Guignardia bidwelli il nome scientifico.
Questo fungo, di origine americana, è stato introdotto accidentalmente in Europa nel XIX secolo tramite l'importazione di materiale vegetale infetto.Si sviluppa solo su piante appartenenti alla famiglia delle Vitaceae, generi Vitis, Ampelopsis, Cissus, Parthenocissus.
Ciclo
Il fungo passa l'inverno sotto forma di picnidi e periteci sugli acini mummificati e sul legno malato.
A primavera (esigenze modeste: 9°C di temperatura e 3 mm di pioggia) le ascospore mature escono dai periteci e, trasportate da vento ed acqua, finiscono sugli organi vegetali sui quali germinano (infezione primaria).
In seguito, sulla zona infetta, si formano altri picnidi contenenti le spore che daranno origine all'infezione secondaria.
Sintomi
Il black rot può colpire tutti gli organi erbacei della vite, ma i primi sintomi si manifestano sulle foglie con macchie circolari di varie dimensioni e di colore bruno chiaro-mattone con bordo scuro violaceo.
Sullâuva il danno appare prevalentemente durante la fase di ingrossamento acini. Allâinizio si notano macchie puntiformi marrone chiaro di 1-2 mm che poi si allargano fino a quando lâacino avvizzisce completamente.
Nei casi gravi il grappolo viene completamente distrutto.
Durante l'inverno gli acini mummificati infetti rimasti sulla pianta costituiscono una pericolosa fonte d'inoculo.
Prevenzione e difesa
Eliminare le viti abbandonate soprattutto se vicine ai vigneti coltivati. Nei vigneti coltivati è necessario eliminare tralci e grappoli colpiti.
Usare ditiocarbammati quali mancozeb, maneb, metiram e propineb. Questi prodotti si impiegano fino alla fioritura iniziando quando i germogli sono lunghi 10-15 cm e rispettando intervalli di intervento non superiori a 7-8 gg. Altrettanto validi sono i trattamenti con miscele di prodotti endoterapici con i sopracitati ditiocarbammati. Sono inoltre efficaci i triazoli (inibitori biosintesi steroli) per i quali è preferibile un impiego preventivo anche se, per le loro proprietà sistemiche, possono essere usati come curativi dopo una pioggia infettante.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Estati calde e inverni piovosi producono le migliori annate di vino

Il vino di qualità superiore è prodotto in anni con temperature più calde, precipitazioni invernali più elevate e stagioni di crescita più brevi, condizioni che i cambiamenti climatici dovrebbero rendere più frequenti
16 giugno 2025 | 14:00
Mondo Enoico
La logistica in cantina: il successo commerciale con efficace gestione delle scorte e dei canali di vendita

Grazie anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale e del MotionMining, si possono ridurre i costi operativi fino al 20% e i trasporti del 15%, migliorando la soddisfazione del cliente e la competitività dell’azienda
05 giugno 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Diminuisce lentamente la giacenza di vino italiano in cantina

Il 55,2% del vino detenuto è a denominazione di origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a indicazione geografica
20 maggio 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più
15 maggio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.
10 maggio 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi
06 maggio 2025 | 09:00