Legislazione
FINALMENTE EMANATA LA CIRCOLARE INTERPRETATIVA PER LA RATEIZZAZIONE DEI CREDITI INPS
Per gli agricoltori che hanno subìto calamità naturali o emergenze sanitarie cancellate le multe e gli interessi di mora. Potranno regolare le loro pendenze in cinque anni al tasso del 2,5 per cento. “Un’opportunità irripetibile” per la Coldiretti. “Problemi non risolti” per la Confederazione agricoltori
16 ottobre 2004 | Ernesto Vania
Con la circolare, lâInps ha finalmente rimosso le difficoltà che fino a ora hanno ostacolato lâapplicazione delle misure, previste dalla Finanziaria 2004, relative alla rateizzazione dei crediti previdenziali agricoli cartolarizzati. Tutti gli agricoltori che hanno queste pendenze potranno accedere a una rateizzazione in 5 anni al tasso del 2,5% depurati dalle multe e dagli interessi di mora. Si tratta di un grande successo, di una effettiva fuoriuscita da questo problema terribile per tutte le imprese agricole soprattutto quelle meridionali: la misura riguarda infatti tutti gli agricoltori che negli anni passati hanno avuto declaratorie di stato di calamità in base alla legge 185 e tutti quelli che hanno subito emergenze sanitarie, come la blue tongue, e fitosanitarie.
âLe calamità naturali e le emergenze di carattere fitosanitario che hanno danneggiato le imprese â spiega il Ministro Alemannoâ e che hanno impedito il pagamento dei contributi sono tutte quelle verificatesi entro il 30 settembre del 2003. I debiti contributivi che possono essere rateizzati sono sia precedenti sia successivi allâevento eccezionale. Quindi, in pratica, tutte le imprese agricole potranno aderire alla rateizzazione, senza interpretazioni restrittive della norma approvata nellâultima Finanziaria. Abbiamo impiegato tre anni â dichiara il Ministro â per recuperare una situazione estremamente ingarbugliata, ereditata dalla cartolarizzazione fatta dal Governo DâAlema, ma ora siamo a una via di uscita decisiva per i 199 mila lavoratori autonomi italiani e le oltre 173 mila ditte interessate dai debiti contributiviâ.
âGrazie alla Circolare Inps â continua Alemanno â sia i lavoratori autonomi sia le aziende agricole assuntrici di manodopera, possono ora accedere alla rateizzazione agevolata con la presentazione di unâapposita domanda alla sede Inps competente, utilizzando un modello già predisposto dallâInps e di facile compilazioneâ.
âà importante sottolineare ancora â ribadisce Alemanno - che in presenza delle domande, ciascuna sede Inps dovrà sospendere le cartelle di pagamento e la riscossione da parte dei concessionari, bloccando gli atti esecutivi per il recupero dei creditiâ.
âQuindi â conclude - gli agricoltori non avranno più nulla a che fare con i concessionari per la riscossione coattiva ma torneranno ad avere un rapporto diretto con la pubblica amministrazioneâ.
LE REAZIONI
"Un decisivo passo in avanti per chiudere finalmente con le pendenze del passato". à questo il commento della Coldiretti alla circolare Inps emanata oggi che consente di superare definitivamente le difficoltà applicative del decreto firmato dai Ministri Maroni e Tremonti in attuazione dell'articolo 4, commi da 21 a 24 della legge Finanziaria per il 2004 in materia di cartolarizzazione dei crediti INPS. Si tratta - sostiene la Coldiretti - di una opportunità irripetibile che non va sprecata tenendo anche conto che la presentazione della domanda impone all'Inps di sospendere le cartelle di pagamento e ai concessionari di non procedere negli atti esecutivi. La circolare e il decreto - conclude la Coldiretti - prevedono la possibilità per le imprese agricole, colpite da eventi eccezionali, calamità naturali ed emergenze di carattere sanitario e che hanno ricevuto le cartelle esattoriali relative ai crediti cartolarizzati, di pagare il solo debito contributivo in 20 rate trimestrali costanti (5 anni) con un tasso di dilazione del 2,5%.
âLa circolare Inps, pur recuperando la piena portata delle previsioni legislative in materia di riduzione delle sanzioni civili e rateizzazione dei debiti contributivi delle aziende agricole, non può risolvere lâannosa questione della contribuzione agricola, aggravata in questi ultimi anni dalla cartolarizzazione dei crediti dellâIstituto previdenziale.â à quanto sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Ai migliaia di pignoramenti che si sono abbattuti sulle aziende agricole, a seguito delle procedure esecutive derivanti dalla cartolarizzazione, si aggiunge -rileva la Cia- una situazione di assoluta insostenibilità degli oneri sociali, dovuta ad una serie di concause, quali lâaumento dello 0,20 per cento per effetto del graduale allineamento della contribuzione agricola al sistema generale, la fine degli accordi di riallineamento e i costi derivanti dai rinnovi dei contratti in provincia.
Proprio per questo motivo la Cia aveva richiesto che la legge finanziaria per il 2005 prevedesse lâabbattimento del 75 per cento della sorte capitale dei contributi non pagati, degli interessi e delle sanzioni. E sul fronte degli oneri sociali la confederazione da tempo sollecita lâindividuazione di unâaliquota contributiva calcolata in base alle media contributiva dei paesi dellâUe, pari al 50 per cento di quella attualmente vigente in Italia.
Tali richieste rimangono fortemente attuali -afferma la Cia- in quanto, se non si interviene in maniera efficace, la questione dei contributi agricoli rischia di provocare effetti devastanti sulla tenuta dellâintero settore.
Per evitare tale rischio, oggi più concreto che mai, la Cia chiede lâattenzione e il massimo impegno da parte di tutte le forze politiche ed istituzionali affinché si arrivi a soluzioni adeguate e compatibili con le esigenze delle aziende agricole.