Legislazione
Tre milioni di euro per le Terre rurali d'Italia

I fodi sono volti a preservare e valorizzare i territori rurali e le risorse locali esistenti, il patrimonio di conoscenze, di tecniche e di consuetudini legate alla pastorizia, all'allevamento estensivo e transumante e alla produzione agroalimentare
02 giugno 2025 | 16:00 | Marcello Ortenzi
Il disegno di legge n. 1216, che consta di 5 articoli e ha la finalità di favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio storico, culturale, ambientale e delle tradizioni della civiltà agropastorale, ai fini della valorizzazione, anche turistica, dei territori e delle risorse locali, in considerazione del riconoscimento della pratica della transumanza come patrimonio culturale immateriale da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO).
Per le suddette finalità, l'articolo 2 istituisce presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il Fondo nazionale «Terre rurali d'Italia», con una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, destinato al finanziamento di progetti di sviluppo ecocompatibile ed ecosostenibile delle aree marginali e montane del territorio italiano. I progetti sono volti a preservare e valorizzare i territori rurali e le risorse locali esistenti, il patrimonio di conoscenze, di tecniche e di consuetudini legate alla pastorizia, all'allevamento estensivo e transumante e alla produzione agroalimentare che le comunità rurali hanno storicamente praticato, con il fine di evitare lo spopolamento e di riqualificare il lavoro come attitudine a custodire il territorio, l'ambiente e l'ecosistema.
Riguardo all'articolo 3, esso disciplina i compiti degli enti locali, i quali predispongono i progetti e li trasmettono alle regioni; queste ultime stilano ogni anno una graduatoria dei progetti da realizzare nel proprio territorio e la trasmettono al Ministero dell'agricoltura. Il Dicastero può stipulare con le regioni un apposito accordo di programma quadro per la definizione del piano esecutivo dei progetti.
L'articolo 4, che attiene alle attività di promozione del Ministero, volte a: diffondere la conoscenza e il rispetto dell'ambiente, del paesaggio, della pastorizia e della transumanza, nonché a tutelare e valorizzare il patrimonio storico-rurale; valorizzare il patrimonio tratturale nazionale, nonché i saperi, le tecniche e le consuetudini legate alla pastorizia, all'allevamento estensivo e transumante e alle produzioni agroalimentari tradizionali delle comunità rurali. Menziona, infine, l'articolo 5, recante la copertura finanziaria.
Passa, quindi, a dar conto del disegno di legge n. 1329, sottolineando che esso, composto di un solo articolo, ha lo scopo di diffondere la conoscenza dell'importanza dell'alpeggio e della transumanza, inserita nella Lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO, quali antichi sistemi pastorali di migrazione stagionale del bestiame. Per valorizzare questi sistemi di allevamento nella loro dimensione sociale e culturale, oltre che economica, il disegno di legge interviene a integrare la previsione normativa introdotta dall'articolo 38 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, che istituisce un fondo, nello stato di previsione del Ministero della agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, volto a sostenere le iniziative dei comuni per il ripristino, la manutenzione e la valorizzazione delle infrastrutture di interesse storico e paesaggistico percorse dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione, l'alpeggio e le altre pratiche tradizionali locali.
In particolare, il disegno di legge inserisce un comma nel citato articolo 38, prevedendo il sostegno a iniziative dei comuni finalizzate alla valorizzazione della transumanza e degli alpeggi e della loro gestione produttiva, e a promuoverne la multifunzionalità, come sistemi di allevamento estensivo fortemente identitari, anche attraverso iniziative volte a diffonderne l'importanza per il presidio del territorio e per la conservazione della biodiversità, della cultura e delle tradizioni di montagna. Con il decreto interministeriale previsto dal comma 1-bis del medesimo articolo 38 sono stabiliti l'impiego delle risorse, i criteri e le modalità di attuazione delle suddette iniziative. E’inoltre disposto un incremento finanziario del fondo di 1 milione di euro per l'anno 2025, riservato alla realizzazione di tali progetti.
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