Legislazione
Tutte le tasse del 2012 e le sorprese per 2013 e 2014

La manovra “Salva Italia” rappresenta una stangata per l'agricoltura. L'aumento impositivo può arrivare a raggiungere il 400%. Il Ministro Catania ne è consapevole ma fa spallucce. Ecco cosa ci aspetta per quest'anno appena iniziato
07 gennaio 2012 | Alberto Grimelli
Su ItaliaOggi il Ministro dell'agricoltura Catania ha riconosciuto il peso della manovra “Salva Italia” sul settore primario ma ha anche chiuso le porte a ritocchi significativi che, infatti, nel decreto milleproroghe sono mancati.
I sacrifici s'hanno da fare. Capitolo chiuso, nonostante i malumori, più o meno manifesti, dei sindacati agricoli.
Ecco, dunque, una rassegna delle nuove imposte fiscali e contributive previste per il settore primario.
IMU
Va in pensione l'Ici e si dà il benvenuto all'Imu. Al contrario dell'Ici, l'Imu non si applicherà solo ai terreni agricoli, ma non a quelli nelle zone svantaggiate e montane, ma anche ai fabbricati rurali.
Sui terreni agricoli la base imponibile dell'Imu viene calcolata sui redditi dominicali, rivalutati del 25% e moltiplicati per 120 (110 nel caso di Iap o coltivatori diretti). L'aliquota sarà pari allo 0,76%.
Sull'abitazione rurale la base imponibile viene calcolata sulla base della rendita, rivalutata del 5%, e moltiplicata per 160. L'aliquota è pari allo 0,4% con una detrazione di 200 euro, a cui si sommano 50 euro per ogni figlio residente.
Sui fabbricati strumentali, ovvero quei fabbricati classificati come D10 al catasto e per cui è stato richiesto il requisito di ruralità seguendo l'apposita procedura prevista dall'Agenzia del territorio, la base imponibile è calcolata sulla base della rendita, rivalutata del 5%, e moltiplicata per 60. L'aliquota sarà pari allo 0,2%. Se il fabbricato non è considerato strumentale l'aliquota sarà pari allo 0,76%.
ACCATASTAMENTO FABBRICATI RURALI
Già col Decreto legge n. 262 del 3 ottobre 2006 era prevista la cancellazione dei fabbricati rurali dal catasto terreni per passarli a quello urbano. Una norma disattesa ma che la manovra“Salva Italia” rivitalizza.
Infatti è previsto che i fabbricati non censiti al catasto urbano, dunque privi di rendita, debbano comunque pagare l'Imu, sulla base di una rendita ipotetica per similarità.
Ovvero il proprietario dovrà versare, come acconto, l'imposta sulla base di una rendita presunta deducibile da edifici aventi caratteristiche simili. Entro il 31-12-2012, dovrà avvenire l'accatastamento, i cui oneri sono a carico del proprietario, e quindi si avrà il conguaglio dell'imposta.
NESSUNA PROROGA PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RURALITA'
Per gli edifici già accatastati al catasto urbano, la data per vedersi riconosciuti i requisiti di ruralità, con conseguente accatastamento nelle categorie D10 per i fabbricati strumentali e A6 per le abitazioni, è fissata al 31-3-2012. Nessuna ulteriore proroga.
AUMENTO CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Dal 2012 aumentano i contributi nella misura dello 0,3% annuo e fino al raggiungimento del 22%.
ACCISE SUI CARBURANTI
L'aumento dell'accisa sulla benzina è di 0,10 euro/litro mentre sul gasolio di 0,13 euro/litro.
AUMENTO DELL'IVA
A partire dal 1 ottobre 2012, le aliquote oggi fissate al 10% e al 21% vengono incrementate di due punti e quindi arriveranno al 12% e al 23%.
CANONE RAI
le imprese dovranno dichiarare, nel prossimo modello Unico, il numero del proprio abbonamento Rai al fine della verifica del corretto pagamento del canone annuale.
PENSIONI
Bloccata la rivalutazione indicizzata all'inflazione, per il 2012 e il 2013, delle pensioni superiori ai 1400 euro al mese.
TRACCIABILITA' DEL CONTANTE
Il limite all'uso di contante per ogni tipo di transazione commerciale è fissato in 1000 euro. Al di sopra di tale soglia si dovranno utilizzare sistemi che permettano la tracciatura del denaro (assegni, carta di credito, bonifico)
LE SOPRESE PER IL 2013 E IL 2014
Già previste dalla manovra “Salva Italia” alcune sorprese per il 2013 e il 2014.
Dal 2013 vedrà la luce una nuova tassa, denominata Res (Raccolta rifiuti e servizi comunali) che sostituisce la Tarsu e la Tia ma con una maggiorazione.
Infatti, oltre alla normale imposta, calcolata sulla base della superficie calpestabile viene introdotta una maggiorazione pari a 0,3 euro/mq (aumentabile fino a 0,4 euro/mq dai comuni).
Dal 1 gennaio 2014 è inoltre previsto un'ulteriore maggiorazione dell'Iva (sulle aliquote 12% e 23%) dello 0,5%.
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