Legislazione

In Piemonte un innovativo sistema di gestione delle superfici vitate

La delibera regionale ha approvato una proposta di gestione triennale delle principali Denominazioni, che prevede una crescita intelligente dei vigneti favorendo un maggiore equilibrio di mercato

19 marzo 2011 | T N

In data 7 marzo 2011, è stata recepita dalla Giunta Regionale la proposta di gestione delle superfici vitate formulata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero.
La delibera regionale ha approvato una proposta di gestione triennale delle principali Denominazioni, che prevede una crescita intelligente dei vigneti favorendo un maggiore equilibrio di mercato.
Infatti, a partire dal 2011 potranno essere impiantati annualmente solo 10 ettari di nebbiolo da Barolo con un tetto massimo aziendale di 4 mila metri, per il Barbaresco saranno 3 gli ettari impiantabili con un massimo aziendale di 3 mila metri quadrati. Sono inoltre previste delle limitazioni anche per il Roero Arneis docg , che vedrà aumentare la propria superficie vitata, sempre su base annua, fino ad un massimo di 25 ettari, con una limitazione aziendale di 1 ettaro, e per il Langhe Arneis con una crescita massima consentita di 10 ettari ed 1 ettaro massimo impiantabile per ogni produttore.
Discorso a parte meritano le Denominazioni Dogliani Docg- Dolcetto di Dogliani e Dolcetto delle Langhe Monregalesi, le quali visto il parere favorevole del Ministero ad un accorpamento in un'unica denominazione, hanno preferito mantenere il blocco totale dei nuovi impianti.
A partire dal 7 marzo 2011, sono invece consentiti senza limitazione gli impianti ed i reimpianti per quanto riguarda le altre Denominazioni tutelate dallo scrivente Consorzio- Dolcetto d’alba- Barbera d’Alba- Nebbiolo D’alba- Roero- Dolcetto di Diano d’Alba- Verduno pelaverga – Langhe (ad eccezione della tipologia Arneis).
Il Presidente del Consorzio Pietro Ratti, afferma che “la proposta presentata dal Consorzio ed approvata dalla filiera vitivinicola Regionale è il frutto di una attenta analisi sia dei dati produttivi che di quelli relativi all’incremento delle superfici vitate nel corso degli ultimi 10 anni, e si rivela essere un moderno ed innovativo sistema di governo delle Denominazioni del nostro territorio.”

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