Legislazione
NUOVI OBBLIGHI PER L'ETICHETTATURA DEI VINI DA GENNAIO 2005
Emanata una circolare Agea sui "Nuovi codici di accisa e codici ditta". La norma entrerà in vigore dal primo giorno del prossimo anno. Si tratta della cosiddetta "armonizzazione" prevista per i venticinque Paesi dell'Unione europea. Sarà introdotto un formato standard di codice, composto da tredici caratteri alfanumerici
27 novembre 2004 | T N
Nuove regole in vista, dunque. L'intento è quello di procedere alla cosiddetta "armonizzazione" dei codici di accisa. In questo modo i venticinque Paesi dell'Unione si adegueranno in maniera conforme. Si introduce infatti a partire dal primo gennaio 2005 un formato standard di codice. Lo ha stabilito una circolare Agea del 4 novembre scorso, protocollo 3305. Il titolo? "Nuovi codici di accisa e codici ditta".
Cosa succederà a partire dal 2005? Il formato standard di codice comprende tredici caratteri alfanumerici. Di questi, i primi due sono quelli identificativi dello Stato nel quale il soggetto assegnatario opera.
Nel caso specifico dell'Italia, dal momento che i codici assegnati comprendono esattamente nove caratteri, non bastando più il solo l'identificativo IT per raggiungere quota tredici, si procederà con l'aggiunta di due zeri, tra l'identificativo e l'attuale codice.
Cosa succederà , dunque? Dal primo gennaio 2005 sui documenti di accompagnamento delle spedizioni nazionali e intracomunitarie occorrerà inserire, prima del codice di cui si è già in possesso, la seguente indicazione: IT00.
E chi dispone ancora di vecchie etichette già stampate e giacenti presso le aziende? Queste potranno poi essere smaltite?
Sì, fino all'esaurimento delle scorte a disposizione.
Cosa accadrà a chi non ottemperà a tale obbligo? Il mancato adempimento alla direttiva sarà sanzionato per irregolarità di compilazione dei documenti DDA e dei DAS nelle transazioni commerciali nazionali o in quelle dirette ad altri Paesi Ue.
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