L'arca olearia
Contro la mosca delle olive è ora di pensare a nuovi principi attivi
Che si tratti di agricoltura biologica o convenzionale, le revisioni normative sulle molecole utilizzabili in agricoltura impongono di cercare nuovi formulati. Le risposte della ricerca
14 giugno 2008 | Alberto Grimelli
Il dimetoato è stato, ormai da qualche mese, stato posto sotto osservazione da parte dellâUnione europea.
Dopo che già molti fosforganici sono stati banditi, câè da chiedersi quando, e non se, anche i dimetoato subirà la stessa sorte.
In agricoltura biologica azadiractina e in particolare rotenone sono oggetto di aspre discussioni. Questi due principi attivi sono infatti sì naturali, in quanto estratti da piante, ma non sarebbero affatto innocui.
Recenti studi, compreso quelli di cui daremo conto, accertano infatti che danneggiano in maniera considerevole lâentomofauna presente nellâecosistema e hanno tempi di carenza piuttosto lunghi.
I principi attivi che, fino ad oggi, tanto nellâagricoltura convenzionale quanto in quella biologica, hanno mostrato ottima efficacia sono sotto processo.
In attesa dellâesito è bene però che vengano forniti agli olivicoltori nuove prospettive e possibilità per contrastare la mosca delle olive.
Eâ quanto ha fatto il Cra Oli di Rende e in particolare Nino Iannotta in due studi nellâambito del progetto Comsiol.
In agricoltura convenzionale la ricerca si fonda sullâesperienza e sui rilievi di un anno, il 2007, che in Calabria ha presentato moderati attacchi e infestazioni.
Il principio attivo candidato a sostituire il dimetoato è lâimidacloprid, non ancora registrato per lâolivo.
Il nuovo prodotto è riuscito efficacemente a contenere lâinfestazione, con risultati qualitativi sullâolio assai soddisfacenti.
Confrontata con la tesi controllo (non trattata) lâacidità è stata la metà (0,35 contro 0,79) e si rileva anche una significativa riduzione del numero di perossidi (12,4 contro 18,5).
Sebbene non sufficienti, questi dati preliminari sono incoraggianti e sicuramente lâefficacia dellâimidacloprid nella lotta contro la mosca delle olive è da approfondire.
Se per lâagricoltura convenzionale la prospettiva è sinora limitata a una sola possibilità , per lâagricoltura biologica i due anni a cui si riferiscono le ricerche del gruppo del Cra Oli, 2005 e 2007, consentono qualche considerazione in più, anche perché sono state presi in esame più principi attivi.
In particolare nel 2005 hanno mostrato buona efficacia dâazione il rame, la propoli e il caolino, in particolare questâultimo ha fornito i migliori risultati.
Nel 2007 non sono state purtroppo più replicate le esperienze con propoli e rame, è stato ripetuto il caolino e sperimentato il principio attivo ottenuto da Beauveria bassiana.
Ancora una volta il caolino ha mostrato la migliore efficacia dâazione, con un dato analitico dellâacidità di 0,28 al 20 di novembre, contro lo 0,42 della tesi trattata con lâestratto di Beauveria bassiana e lâidentico risultato per la tesi controllo.
Nonostante qualche preconcetto sugli oli ottenuti da olive trattate con caolino, che in altri casi hanno manifestato il difetto di terra, in queste prove lâesame organolettico non ha evidenziato problemi, segno evidente che tempi e dosi dâimpiego del prodotto e cura nel lavaggio delle olive in frantoio possono escludere una presenza rilevabile di residui nellâolio.
In conclusione, escludendo sistemi di controllo della mosca a livello territoriale, qual è il mass trapping, è il caolino che, al momento, si candida quale principio attivo, anche se è classificato come biostimolante, atto a sostituire rotenone e azadiractina.
Descrizione principi attivi
Imidacloprid un insetticida della classe dei cloronicotinici neonicotinoidi. à un composto strutturalmente simile alla nicotina. Eâ un inibitore irreversibile del recettore nicotinico dell'Acetilcolina degli insetti. Eâ considerato uno dei più diffusi insetticidi di nuova generazione per lâampio spettro di azione sugli insetti.
Beauveria bassiana si tratta di un fungo le cui spore vengono utilizzate come principio attivo insetticida. Le spore del fungo, a contatto con lâinsetto, germinano penetrando attraverso la cuticola, tra le zone della testa e dei segmenti toracici, mediante una combinazione di azioni meccaniche ed enzimatiche. Lo sviluppo successivo del fungo allâinterno dellâinsetto, accompagnato da produzione di tossine e da perdita dâacqua e nutrienti, ne determina la morte solitamente nel giro di 3-5 giorni.
Caolino è una roccia costituita prevalentemente da caolinite, un minerale silicatico delle argille. Il caolino ha un aspetto terroso e piuttosto tenero, solitamente bianco, anche se talvolta assume colorazioni arancio o rossicce per la presenza di ossidi di ferro. Le formulazioni commerciali consentono una buona sospensione del prodotto in acqua, così da consentire una distribuzione uniforme. Agisce come una barriera, un repellente contro lâovideposizione.
Bibliografia
- Iannotta et al, Influenza di trattamenti con nuove sostanze attive contro Bactrocera oleae sulla qualità dell’olio, Atti convegno Competitività del sistema olivo in Italia, pag 91-96
-Iannotta et al, La lotta a Bactrocera oleae in olivicoltura biologica, Atti convegno Competitività del sistema olivo in Italia, pag 97-102
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura
Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente
24 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo
Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti
23 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo
I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia
23 dicembre 2025 | 10:10
L'arca olearia
Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio
La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati
22 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa
L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale
21 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Quali progressi contro Xylella fastidiosa?
Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa
21 dicembre 2025 | 10:00