L'arca olearia
Prezzo dell’olio di oliva italiano a picco: scende sotto i 9 euro/kg. La truffa al porto di Bari

La quotazione dell’olio extravergine di oliva italiano scende improvvisamente da 9,3-9,5 euro/kg a 8,7 euro/kg, secondo le ultime indicazioni di mercato. Tutta colpa di cisterne di olio di oliva greco arrivate e in arrivo a Bari, pronte a diventare extravergine italiano
01 novembre 2024 | 11:40 | Alberto Grimelli
Se il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano non scende attraverso le solite manovre di mercato dei soliti noti, come blocco degli acquisti e ricatti ai frantoi in cerca di liquidità, ecco che si spalancano le porte alle truffe.
E’ così che il prezzo dell’olio extravergine di oliva italiano è precipitato, in pochi giorni, di quasi un euro, passando dai 9,5 euro/kg agli attuali 8,7 euro/kg, secondo le ultime indiscrezioni che vengono da rappresentanti della commissione prezzi olio della CCIAA di Bari.
Proprio al porto di Bari, nell’ultima settimana, stanno arrivando carichi di olio greco destinati a qualche grande frantoio pugliese, collegato strettamente con qualche grande imbottigliatore. E proprio negli ultimi giorni si stanno registrando anomali aumenti delle rese in questi frantoi, passati da 13-14% anche al 20% e oltre.
Tutto questo, caso molto strano, proprio in coincidenza col ponte di Ognissanti e un allentamento dei controlli nei porti.
Tutto questo, inoltre, proprio alla vigilia della conferenza stampa di presentazione del patto etico tra produttori, frantoi e industria in Puglia che rinnova quello già siglato la scorsa campagna olearia e che aveva bloccato la speculazione al ribasso sull’olio italiano.
La situazione sta allertando molto gli operatori, con i prezzi delle olive che sono saliti fino a 130 euro/quintale negli ultimi giorni che, con rese al 14%, pone il costo di produzione a 9,2 euro/kg. Per avere prezzi dell’olio a 8,7 euro/kg o meno, significa che il prezzo delle olive deve abbassarsi del 30% in un’annata di scarica.
Ma è conveniente la truffa con olio greco? Molto conveniente se consideriamo che le attuali quotazioni dell’extravergine greco sono di 7,5 euro/kg per oli di buona o ottima qualità. Rivendendo quest’olio come italiano a 8,7 euro/kg, il margine di profitto illecito è di 1,2 euro/kg.
L’obiettivo dichiarato di qualche grande commerciante di olio nazionale è portare il prezzo dell’extravergine nazionale a 8 euro/kg o meno. E poco importano i metodi. L’importante è che scenda a valori compatibili con le attuali richieste di qualche imbottigliatore e di qualche insegna della GDO per far uscire promozioni di extravergine di oliva nazionale a 6,99 euro per bottiglia da 750 ml poco prima di Natale.
E’ evidente che simili truffe, che sono un danno per gli operatori onesti ma anche per il mondo della produzione pugliese, possono essere fermate solo con un inasprimento dei controlli nei porti, per prevenire fenomeni di speculazione legati a truffe sull’origine del prodotto italiano.
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