Scoprire l'adulterazione dell'olio extra vergine di oliva con oli d'oliva di bassa qualità
Le tecniche analitiche finora utilizzate consentivano di scoprire adulterazioni dell'extravergine di oliva con olio raffinato o di sansa al 5%. Una nuova metodica abbassa l'asticella all'1%
L’olio extra vergine di oliva è stato riconosciuto a livello mondiale come prodotto agricolo di alto valore nutrizionale in tutta la zona mediterranea, direttamente legato a diversi effetti positivi sulla salute derivanti dal suo consumo.
Tuttavia, considerando il suo elevato impatto sul mercato internazionale e il suo ampio consumo da gran parte della popolazione, l'olio extravergine di oliva si trova spesso sotto i riflettori dei tentativi di frode, introducendo oli che non sono inclusi nell’etichetta, per ridurre il costo di produzione e aumentare il profitto. Una delle pratiche fraudolente più diffuse basate sul profitto illegali, è la sua sostituzione con oli commestibili di bassa qualità, principalmente oli di oliva di più bassa qualità commerciale.
Sono stati riportati diversi studi che sfruttano l’impronta dell'olio extra vergine di oliva, utilizzando principalmente tecniche come l’analisi dell’iniezione di flusso-spettrometria di massa a risonanza magnetica (FIA-MRMS), la spettroscopia a fluorescenza ad eccitazione-emissione (EEFS), la spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR) per verificare la sostituzione con oli di oliva raffinati e lampanti, presentando adeguate prestazioni analitiche e rilevando l’adulterazione fino al 5%.
Una ricerca dell'Università di Atene ha sfruttato un'ulteriore metodica.
La spettrometria a mobilità ionica (TIMS) accoppiata alla cromatografia liquida (LC) e alla spettrometria di massa ad alta risoluzione (HRMS) fornisce un'ulteriore dimensione analitica, introducendo metabolomica potenziata dalla mobilità in quattro dimensioni (4D).
E' stato implementato un approccio integrato in 4D-metabolomico per indagare l'adulterazione, con oli di oliva raffinati (ROO) e oli di sansa di oliva (OPO) impostati come adulteranti. Sono costruiti modelli di previsione robusti, discriminando con successo gli extravergini autentici da quelli adulterati ed evidenziando i marcatori in ciascun gruppo.
I risultati degni di nota sono recuperati per quanto riguarda il valore aggiunto di TIMS nei flussi di lavoro LC-HRMS, con un significativo aumento della copertura metabolica, mentre, grazie alla maggiore sensibilità della piattaforma, il rilevamento dell’adulterazione viene raggiunto fino all’1%.
Bibliografia
Drakopoulou, Sofia K., et al. "Untargeted 4D-metabolomics using Trapped Ion Mobility combined with LC-HRMS in extra virgin olive oil adulteration study with lower-quality olive oils." Food Chemistry 434 (2024): 137410