L'arca olearia 03/04/2024

Le sanse e acque di vegetazione dei frantoi per la cosmetica e la farmaceutica

Le sanse e acque di vegetazione dei frantoi per la cosmetica e la farmaceutica

Il potenziale delle acque di vegetazione e delle sanse di frantoio in un’ottica di economia circolare è molto alto ma in larga parte non sfruttato per ragioni finanziarie, normative e tecnologiche


La filiera dell’olio di oliva deve ragionare in termini di valorizzazione dei propri sottoprodotti poiché, basare l’intera economia di un comparto sulla valorizzazione del 15-20% della derrata agricola, ovvero quanto si ricava di olio dalle olive, rende insostenibile il comparto dal punto di vista economico e ambientale.

Uno studio condotto da ricercatori del Gruppo di Ricerca sui Polifenoli, Facoltà di Farmacia e Scienze Alimentari, Istituto di Nutrizione e Sicurezza Alimentare (INSA-UB), Università di Barcellona, CIBER Fisiopatologia dell'Obesità e Nutrizione (CIBEROBN), Istituto di Salute Carlos III di Madrid, la cattedra ERA in Food (Sub)Product Valorisation Technologies (VALORTECH) e l'Estonian University of Life Sciences, Tartu (Estonia), evidenzia che, nonostante il crescente interesse per l'economia circolare, l'attuazione di questa strategia nell'industria dell'olio d'oliva deve ancora affrontare sfide tecnologiche, normative e finanziarie.

Nonostante ciò, sono state sviluppate diverse nuove tecnologie per ridurre la produzione di sottoprodotti del frantoio, anche se a livello globale vengono ancora prodotte quantità considerevoli di rifiuti non compatibili con l'ambiente.

In questo contesto, i sottoprodotti dell'olio d'oliva, estratti con metodi ecologici, sono presentati come una promettente fonte alternativa di antiossidanti naturali e composti bioattivi. Questi sottoprodotti possono essere utilizzati come ingredienti ad alto valore aggiunto nell'industria farmaceutica e cosmetica, seguendo i principi dell'economia circolare.

Lo studio evidenzia anche il potenziale degli integratori nutrizionali e degli ingredienti funzionali derivati dai sottoprodotti dell'olio d'oliva per migliorare la salute cardiovascolare e controllare l'infiammazione. Inoltre, esplora le possibilità di utilizzo di questi sottoprodotti nell'industria cosmetica, sfruttando la loro ricchezza di antiossidanti e il loro allineamento con la crescente domanda di prodotti naturali e biologici.

Vi è quindi un potenziale ruolo importante che i sottoprodotti dei frantoi possono svolgere nella generazione di prodotti innovativi e sostenibili nell'industria farmaceutica e cosmetica.

di C. S.