L'arca olearia

Torna a scendere la giacenza di olio di oliva italiano

Torna a scendere la giacenza di olio di oliva italiano

Appena sotto le 129 mila tonnellate di extra vergine nazionale sono in stock, in diminuzione di ottomila tonnellate. Calo di sole 2000 tonnellate per il bio mentre è di 3000 tonnellate per olio Dop e Igp

10 febbraio 2023 | T N

Dai dati del report Frantoio Italia del 31 gennaio, emerge chiaramente che la raccolta in Italia è finita, di fatto, con il 2022, con quote solo residuali di olio nuovo nel 2023.

Torna a scendere la giacenza di olio di oliva italiano

Infatti la giacenza di olio italiano al 31 gennaio era di 129 mila tonnellate contro le 137 mila di fine dicembre, un calo di 8000 tonnellate, in linea con le vendite dello stesso periodo dell’anno scorso.

Quasi la metà dell’extra vergine italiano la troviamo in Puglia (60 mila tonnellate) mentre la giacenza in Calabria è molto più bassa della media degli ultimi anni (poco più 8 mila tonnellate) e quella della Sicilia è a 13 mila tonnellate. Ecco allora che troviamo la Toscana, dove si concentrano importanti imbottigliatori, al secondo posto delle giacenze, con 13.440 tonnellate di giacenze. Anche l’Umbria, dove ugualmente si concentrano grandi imbottigliatori, ha giacenze molto elevate, superiori a 8000 tonnellate.

Giacenza di olio bio

In crisi invece l’olio extra vergine di oliva biologico, con giacenze di poco superiori a 26 mila tonnellate a gennaio, in calo di sole 2000 tonnellate rispetto a dicembre. Di questo passo c’è il rischio che lo stock di extra vergine bio a fine agosto sia pericolosamente vicino a 20 mila tonnellate.

Giacenza di extravergine Dop e Igp

Molto meglio, invece, il trend degli oli a denominazione. A gennaio sono giacenti sono 16 milioni di litri di olio Dop/Igp, in calo di 3 milioni di litri rispetto a dicembre. Record di giacenze per l’olio Terra di Bari Dop, con quasi 6 milioni di litri giacenti. Si conferma invece lo scarso appeal dell’Igp Puglia, con giacenti poco più di 500 mila litri. Ben altra sorte per l’Igp Sicilia con uno stock di 1,8 milioni di litri, quasi pari ai 2,5 milioni di litri della Dop più importante siciliana, la Val di Mazara. Al secondo posto delle Igp troviamo il Toscano con 1,5 milioni di litri, doppiando sia l’Igp Roma sia l’Indicazione geografica protetta della Calabria.

La situazione delle giacenze, con volumi comunque sufficienti a garantire un buon collegamento con la prossima campagna olearia, determina la stagnazione delle quotazioni, con l’olio italiano fermo a 6,2-6,3 euro/kg e l’olio a denominazione a 6,5 euro/kg secondo la Camera di Commercio di Bari. Dati assolutamente in linea con quelli del Borsino dell’olio di Teatro Naturale.

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