L'arca olearia 23/11/2022

I moscerini e gli insetti galligeni che danneggiano le olive

I moscerini e gli insetti galligeni che danneggiano le olive

Oltre alla mosca delle olive vi sono insetti, alcuni conosciuti e altri meno, che depongono nei pressi della ferita di Bactrocera oleae, agendo poi come specie predatorie, saprofaghe o micofaghe


I problemi alla sanità delle olive non derivano solo dagli attacchi di mosca delle olive ma da un complesso di funghi e altri insetti saprofagi che utilizzano l’oliva attaccata per svilupparsi, aggiungendo danno a danno.

Anche in quest’annata era frequente trovare olive nei frantoi in precarie condizioni sanitarie per una serie di concause, non sempre facilmente identificabili.

E’ infatti bene sapere che vi sono una pluralità di insetti galligeni che si insediano sull’oliva attaccata dalla mosca delle olive.

Oltre a Lasioptera berlesiana Paoli (cecidomia delle olive o moscerino dell'olivo), diffusa nei Paesi mediterranei, sono state rilevate altre specie.

Il cinipide più comune è stato identificato come Clinodiplosis sp. La femmina deposita più uova, 6-8, per lo più in prossimità, esternamente o internamente, del foro emergente della larva matura di B. oleae. Le larve si sviluppano in genere in modo gregario nelle gallerie della mosca dell'olivo come specie saprofaga, quindi nutriendosi dei tessuti in decomposizione dell’oliva infestata.

Un interessante lasiopteride, vicino al genere Lasioptera e apparentemente non descritto, è piuttosto comune. Questa specie, anch'essa gregaria, sembra strettamente micofaga, ovvero che si nutre dei funghi che vanno a infettare l’oliva infestata dalla mosca.

Dalle osservazioni effettuate da ricercatori dell'Università di Napoli è emerso che il cinipide si riproduce comunemente sul lentisco (Pistacia lentisco (Pistacia lentiscus L.) associato a galle fogliari prodotte da Aceria stefanii (Nalepa), nutrendosi di funghi indeterminati, da fine maggio a settembre. A partire da quest'ultimo, L. berlesiana è l'unico cinipide che si riproduce sui frutti dell'olivo di cultivar precoci, dove la mosca dell'olivo fa le prime ferite da ovodeposizione. In questo ristretto microhabitat, occupato per lo più dalle uova o dalla giovanissima larva di B. oleae, L. berlesiana ovodepone, probabilmente attratta da sostanze semiochimiche del fungo o del tessuto della pianta ospite. In questa situazione particolare la giovane larva di cinipide non può evitare di predare l'uovo o la giovane larva che abita la stessa nicchia, e quindi continua il suo sviluppo, nutrendosi anche di funghi invasori (comunemente Camarosporium dalmaticum) e probabilmente anche di tessuti vegetali indecomposizione. Successivamente, durante l'estate e l'autunno, il cinipide può ovulare in qualsiasi altra apertura sui frutti dell'olivo.

In conclusione, L. berlesiana, come gli altri moscerini galligeni associati ai frutti dell'olivo infestati da B. oleae, appare normalmente una specie micofaga e/o saprofaga.

L'attività dei cinipidei associati ai frutti di oliva può interferire con la qualità dell'olio.

di R. T.