L'arca olearia
Non tutti i funghi hanno un impatto negativo sull’olivo e l’olio di oliva
Due funghi hanno effetti positivi per l'attività idrolitica degli enzimi secreti dalle specie studiate sulle membrane cellulari dei frutti e sui fenoli estratti, aumentandone l'estraibilità
22 novembre 2022 | R. T.
Generalmente i funghi sull’olivo sono negativi perché associati a patologie pericolose per qualità e quantità della produzione.
Non sempre però è così.
Aureobasidium pullulans e Epicoccum nigrum, specie naturalmente presenti sulla fillosfera dell’olivo, possono portare a benefici considerevoli sulla qualità dell’olio, come evidenziato da uno studio portoghese dell’Instituto Politécnico de Bragança.
I ricercatori hanno inoculato frutti di Arbequina per un giorno con sospensioni di Aureobasidium pullulans, Epicoccum nigrum o di entrambe le specie (104 spore/g olive), isolate da foglie di olivo, con l'obiettivo di aumentare il contenuto fenolico degli oli di oliva. Gli oli sono stati estratti da olive non inoculate (controllo) e inoculate, valutati per la loro stabilità ossidativa e la composizione fenolica.
Gli effetti del secreto dei due funghi sull'olio di oliva
Rispetto agli oli di controllo, quelli estratti da olive inoculate hanno mostrato una maggiore stabilità ossidativa (+ 16-29%), contenuti di acidi fenolici (fino a + 37%), alcoli fenolici (fino a + 101%), flavonoidi (fino a + 154%) e derivati secoiridoidi (fino a + 12%).
Questi effetti positivi potrebbero essere attribuiti all'attività idrolitica degli enzimi secreti dai funghi studiati sulle membrane cellulari dei frutti e sui fenoli estratti, aumentandone l'estraibilità e, di conseguenza, alterando la concentrazione fenolica.
Considerando le due specie di funghi, l'inoculo di E. nigrum ha avuto un impatto positivo più significativo sul contenuto di tirosolo, oleuropeina e derivati ligstrosidi, mostrando un effetto di inibizione della formazione di oleaceina. Al contrario, l'inoculo di A. pullulans ha portato soprattutto a un accentuato aumento dei contenuti di luteolina e oleaceina (rispettivamente 3 e 12 volte superiori rispetto agli oli di controllo).
Nel complesso, non è stato possibile attribuire un maggiore effetto sinergico positivo all'inoculo con una sospensione contenente entrambi i funghi.
I cambiamenti significativi osservati sui contenuti fenolici, dovuti all'inoculazione fungina, hanno permesso di discriminare con successo i quattro tipi di oli estratti utilizzando una lingua elettronica.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Una campagna olearia più povera del previsto e forte incertezza sul mercato dell’olio di oliva
Si cominciano a ridimensionare i numeri della campagna olearia 2025/26. Le rese più basse fanno temere una produzione da non più di 1,3 milioni di tonnellate in Spagna, mentre la Grecia potrebbe scendere sotto le 200 mila tonnellate. In Tunisia previste non più di 450 mila tonnellate. Gli operatori alla finestra
19 dicembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli, Marcello Scoccia
L'arca olearia
L'effetto della selenite di sodio sulla produttività dell'olivo e sulla biofortificazione e qualità dell'olio extravergine di oliva
Il selenio si distingue come particolarmente importante per la salute umana grazie alla sua capacità di migliorare l'azione antiossidante ma può anche migliorare l'adattamento degli olivi agli eventi climatici estremi
19 dicembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
L'effetto degli squilibri nutrizionali di azoto e potassio sulla verticilliosi dell'olivo
Le osservazioni sul campo rivelano che l'eccesso di azoto o gli squilibri di azoto-potassici favoriscono le epidemie di verticilliosi dell'olivo. Effetti diversi a seconda della forma di azoto, nitrica o ammoniacale
19 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Aromi dell’olio di oliva di nove varietà italiane: l’influenza di temperatura e pH sulla via della lipossigenasi
Gli enzimi presenti nelle olive sono determinati geneticamente, ma la produzione di composti volatili nell’olio extravergine di oliva cambia in relazione al grado di maturazione e al tempo di conservazione dei frutti e alle condizioni operative utilizzate durante l'estrazione dell'olio
19 dicembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
L'impatto della pacciamatura, della fertilizzazione organica e inorganica attivata sull'olivo
Ecco i risultati sull'olivo della pacciamatura del suolo e quattro trattamenti di concimazione, tra cui l'utilizzo di nano fertilizzanti combinati con Ceratophyllum demersum, insieme alle loro interazioni, sui parametri di crescita delle piante
19 dicembre 2025 | 09:00
L'arca olearia
Annata di carica e annata di scarica dell’olivo: l’influenza di irrigazione e concimazione
L’alternanza di produzione è regolata da fenomeni di tipo ormonale e fisiologico, oltre che genetico, ma è possibile compensarli, almeno in parte, attraverso opportune tecniche agronomiche che possono migliorare lo sviluppo completo dei boccioli fiorali
18 dicembre 2025 | 13:00