L'arca olearia
Giacenze quasi doppie a fine ottobre rispetto a un anno fa

Gli stock di olio italiano al 31 ottobre erano di 88 mila tonnellate, contro le 47 mila di extra vergine comunitario. Quasi metà dell’olio nazionale si trova in Puglia
11 novembre 2022 | T N
I dati della Repressione frodi indicano che in Italia al 31 ottobre erano giacenti 88 mila tonnellate di olio italiano, 47 mila di olio comunitario e poco più di seimila di extracomunitario.
Un anno fa le giacenze erano pari a 57 mila tonnellate di olio nazionale, 50 mila di comunitario e seimila di extracomunitario.
E’ evidente quindi che l’industria olearia ha mantenuto stabili gli stock di olio comunitario, in previsione della campagna di commercializzazione 2022/23, mentre quelle di olio nazionale risultano quasi doppie rispetto a una anno fa. Va ricordato però che la campagna olearia 2020/21 era stata di scarica mentre quella 2021/22 fu di carica.
Guardando ai dati di un mese fa, a fine settembre gli stock di olio italiano erano di 79 mila tonnellate. E’ quindi impossibile ricavare i dati di vendita del primo mese della nuova campagna olearia ma possiamo dedurre che la nuova produzione non sia stata inferiore alle 20 mila tonnellate, considerando vendite pari a quelle dei mesi precedenti.
Oggi quasi la metà dell’olio nazionale, 40 mila tonnellate, è giacente in Puglia, con 10 mila tonnellate in Sicilia e poco più di seimila in Calabria.
Le giacenze di olio biologico a fine ottobre erano pari a 21 mila tonnellate, rispetto alle 19 mila di fine settembre. Considerando vendite pari ai mesi precedenti, la nuova produzione non dovrebbe superare le quattromila tonnellate.
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