L'arca olearia
L’olio extra vergine di oliva prodotto a settembre è fuorilegge
L’extra vergine di oliva prodotto a settembre sarà olio “vecchio”. Il regolamento comunitario 2117/2021 ha cambiato le date di inizio e fine della campagna olearia per l’olio di oliva che diventano 1 ottobre e 30 settembre. Nessuna variazione per le olive da tavola
06 settembre 2022 | Alberto Grimelli
L’olio extra vergine di oliva prodotto questo settembre non sarà di nuova produzione ma va indicato come relativo alla campagna olearia 2021/22.
E’ quanto ha stabilito il regolamento 2117/2021 all’articolo 6, lettera f) che stabilisce che la campagna di commercializzazione va "dal 1° ottobre al 30 settembre dell'anno successivo nel settore dello zucchero e dell'olio di oliva” mentre va “dal 1° settembre al 31 agosto dell'anno successivo nel settore del riso e delle olive da tavola”.
Campagna di commercializzazione ed etichetta dell’olio extra vergine di oliva
Perché la campagna di commercializzazione è così importante?
Il regolamento comunitario 1096/2018, che modifica il regolamento 29/2012 sull’etichettatura dell’olio extra vergine di oliva stabilisce infatti: “Ai fini della presente lettera, la campagna di raccolta deve essere indicata sull'etichetta sotto forma della relativa campagna di commercializzazione a norma dell'articolo 6, lettera c), punto iii), del regolamento (UE) n. 1308/2013, oppure sotto forma del mese e anno della raccolta, in quest'ordine. Il mese corrisponde al mese dell'estrazione dell'olio dalle olive.”
L’articolo 1, lettera c) della legge italiana 122/2016 stabilisce che “Il termine minimo di conservazione, di cui al comma 1, è indicato da parte del produttore o del confezionatore sotto la propria responsabilità. La relativa dicitura va preceduta dall'indicazione della campagna di raccolta, qualora il 100 per cento degli oli provenga da tale raccolta.”
Ricapitolando:
Per l’olio extra vergine di oliva 100% italiano va indicata obbligatoriamente la campagna di commercializzazione, purché l’olio provenga da un’unica annata.
La campagna di commercializzazione va indicata come dal regolamento comunitario citato ovvero con riferimento al doppio anno (la prossima campagna sarà 2022/2023) oppure come mese/anno (ad esempio novembre 2022). E’ evidente che il riferimento a mese/anno può essere indicato solo se il 100% dell’olio è stato molito in quel mese.
Con la modifica delle date della campagna di commercializzazione, dunque, le uniche possibilità per i produttori oleari che vogliano molire le olive a settembre sono:
1) creare un unico lotto di tutto l’olio prodotto a settembre ed etichettarlo come prodotto nel mese/anno (ad esempio settembre 2022)
2) etichettarlo con riferimento alla campagna olearia 2021/2022
3) miscelarlo con l’olio prodotto nei mesi successivi della nuova campagna ma omettendo l’indicazione della campagna di raccolta in etichetta perché, formalmente, tale olio è frutto di un blend di oli di diverse campagne di commercializzazione
Ai fini pratici, dunque, si prospetta l’esigenza di distinguere, per ognuno dei casi riportati, con un’indicazione in etichetta diversa, con immaginabili problemi amministrativi e gestionali per l’azienda.
L’errore è dietro l’angolo e la sanzione pure.
L’olio extra vergine di oliva prodotto a settembre è di fatto fuorilegge
E’ evidente che il titolo è provocatorio, stando a indicare come il legislatore abbia complicato molto l’operatività di un’azienda olivicola, al punto che, miscelando l’olio di settembre e quello di ottobre, e indicando la nuova campagna olearia, ma anche solo indicando la nuova campagna olearia come 2022/2023 per l’olio prodotto a settembre, l’imprenditore è fuorilegge.
Molti produttori hanno anticipato la raccolta delle olive a settembre perché biologici, per sfuggire così più facilmente agli attacchi di mosca, perché le condizioni climatiche favoriscono una più celere maturazione delle olive o per creare un olio nuovo in anticipo, con peculiari sentori organolettici.
Di fatto molti produttori saranno indotti a cominciare a raccogliere dal 1 ottobre, indipendentemente dalla maturazione o altri fattori, proprio per non incorrere in problemi burocratico-amministrativi.
Un controsenso per l’Unione europea che dovrebbe promuovere biologico e qualità.
Tra l’altro non si vede la ratio della norma nel lasciare immutata la campagna di commercializzazione per le olive da tavola e modificarla per l’olio di oliva, come se non si sapesse che gli scarti delle olive da tavola sono destinati proprio a produrre olio. Con l’ulteriore demenziale conseguenza che le olive raccolte a settembre, se da tavola, potranno essere indicate come della nuova campagna; se da olio, l’extra vergine ottenuto dovrà essere indicato come “vecchio”.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Le condizioni per la fermentazione delle olive da tavola verdi a bassa temperatura
Il comportamento in termini di velocità di crescita e acidificazione è stato simile per questi ceppi e paragonabile a quello osservato nei processi tradizionali, sebbene mannitolo e saccarosio non siano stati metabolizzati e il fruttosio sia stato utilizzato solo parzialmente
24 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Analisi dei micronutrienti nel polline d'olivo
Il polline di olivo è altamente sensibile ai trattamenti chimici. Importante sottolineare il ruolo del ferro e del rame, in particolare quando vengono effettuati ampi trattamenti
23 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
PNRR Ammodernamento Frantoi: i termini slittano al 27 marzo
I 513 beneficiari del bando ammodernamento frantoi avranno due mesi di tempo in più per chiedere il saldo e presentare la rendicontazione. “Una buona notizia purtroppo arrivata troppo tardi, si sarebbe potuto fare di più e meglio di concerto con le associazioni” commenta Michele Librandi, presidente di FOA Italia
23 dicembre 2025 | 10:10
L'arca olearia
Composizione dell'olio d'oliva in funzione della nutrizione delle piante di azoto, fosforo e potassio
La composizione dell'olio è stata significativamente influenzata dai livelli di fosforo e azoto, mentre i livelli di potassio hanno avuto solo un effetto minore. Gli effetti sommari sulla resa e la composizione dell'olio dovrebbero essere considerati
22 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Bag-in-box: il miglior mondo per preservare l'olio extravergine di oliva a casa
L'imballaggio bag-in-box ha meglio conservato il profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva rispetto all'acciaio inossidabile. Collegata l'amarezza con l'oleuropeina e l'oleaceina, la pungenza con l'oleocantale e l'astringenza con oleaceina e oleocantale
21 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
Quali progressi contro Xylella fastidiosa?
Ancora poche speranze di cura, ma sperimentazioni in corso su soluzioni di biocontrollo come i batteri endemici xilemici, i peptidi bioattivi e i cocktail di microrganismi. Valutazioni su olivi meno sensibili a Xylella fastidiosa
21 dicembre 2025 | 10:00