L'arca olearia
Nasce in Italia il metodo ISO 23942:2020 che rileva idrossitirosolo e tirosolo nell'olio di oliva
I due composti sono interessanti agiscono "come inibitore del danno ossidativo delle LDL”, proteggendo il nostro cuore
11 gennaio 2022 | C. S.
Un nuovo strumento analitico, promosso da Innovhub SSI, contribuisce a determinare la qualità degli oli extra vergini di oliva. Presentati lo scorso novembre, all'incontro della Commissione ISO/TC34/SC11, dopo uno studio collaborativo a cui hanno partecipato 20 laboratori internazionali, gli ultimi risultati relativi alla sperimentazione del metodo “ISO/TS 23942:2020 - Determinazione del contenuto di idrossitirosolo e tirosolo negli oli extra vergini di oliva. Cromatografia liquida ad alte prestazioni in fase inversa”. A capo della delegazione italiana degli esperti del gruppo di lavoro GL18 “Oli, grassi animali e vegetali, semi e frutti oleaginosi” della Commissione tecnica agroalimentare dell' UNI, partecipante alla Commissione ISO/TC34/SC11, Pierangela Rovellini (Responsabile presso Innovhub SSI del servizio di Cromatografia Liquida e Direttore Editoriale per "La Rivista Italiana delle Sostanze Grasse).

L’idrossitirosolo e il tirosolo sono composti naturali di natura secoiridoide, derivati dalla Olea Europaea L. Sono presenti nelle foglie, nelle olive e in altre parti anatomiche dell'olivo sotto differenti strutture chimiche derivanti dall'oleuropeina e dal ligstroside. Sono particolarmente interessanti quando presenti nell’olio extra vergine di oliva poiché hanno la proprietà “di agire come inibitore del danno ossidativo delle LDL” (come riportato nel Reg. UE 432/2012 dopo un'accurata valutazione negli anni passati da parte dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare). Ad oggi mancavano gli standard di riferimento per valutare tutte le sostanze naturali che contengono questi due alcoli aromatici e finora, tra i metodi di riferimento dell’olio di oliva, non esisteva un metodo analitico standardizzato, accurato e preciso per determinare il contenuto totale di questi due composti. Vi è grande interesse da parte dell' intera filiera agroalimentare a riportare tale claim sulla propria bottiglia, per gli oli di elevata qualità, per mettere in evidenza gli aspetti salutistici nutrizionali. E' facile comprendere la rilevanza di tale tematica a livello internazionale, nei paesi UE ed extra UE. Risulta dunque fondamentale la disponibilità di un metodo standardizzato internazionale indirizzato agli aspetti salutistici del prodotto.
Il metodo, sviluppato in Innovhub SSI dal team del Laboratorio di Cromatografia Liquida è stato presentato all'ente di normazione italiano UNI nel 2016 e, dopo un test collaborativo con 10 laboratori italiani, è stato pubblicato come norma UNI 11702:2018. In seguito, è stato proposto in ISO e pubblicato come specifica tecnica TS 23942: 2020. La delegazione di esperti italiani dell'UNI e gli esperti internazionali di altri enti di normazione ha accettato di procedere per la sua definizione come metodo IS. Nel 2021 ha preso quindi il via un nuovo studio collaborativo internazionale, che si è svolto tra marzo e maggio. A tale studio sperimentale hanno partecipato 20 laboratori internazionali provenienti da 6 diversi paesi: Italia, Cina, Germania, Francia, Turchia, Canada e sono stati selezionati cinque diversi campioni di olio extra vergine di oliva con diversi livelli di contenuto dei composti aromatici oggetto di studio. Si sono valutati statisticamente i risultati ottenuti dai laboratori analizzando ogni campione in duplicato e i dati sono stati trattati secondo gli Standard di riferimento per l'elaborazione statistica ISO 5725-1-2-5-6. L'idrossitirosolo, il tirosolo e la somma dei loro contenuti, hanno mostrato parametri di precisione statistica ottimali, in considerazione anche all'elevato numero di laboratori e il secondo studio internazionale ha confermato il primo studio italiano. La Risoluzione ISO 614/21 dell'ISO/TC34/SC11 ha convenuto che il metodo rivalidato era pronto per essere presentato al ballottaggio DIS e confermato come metodo IS.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La gestione dell’occhio di pavone dell’olivo: ecco come ridurre i trattamenti necessari
Intervenendo al momento opportuno contro l’occhio di pavone, l’efficacia non è inferiore al livello di controllo della malattia raggiunto da 9 trattamenti consecutivi in una stagione. La gestione della patologia deve essere annuale
17 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
I coadiuvanti per l'estrazione dell'olio d'oliva: aumentare l'efficiacia di estrazione del 2%
L'uso di coadiuvanti migliora la resa di estrazione dell'olio d'oliva. La valutazione sensoriale ha dato lo stesso risultato per tutti gli oli non importa se è stato utilizzato o meno un coadiuvante, indicando che questi composti agiscono solo fisicamente sul processo di estrazione
16 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'utilizzo dell’inerbimento su olivo per ripristinare la fertilità dell'azoto nel suolo delle zone aride
L'olivo inerbito ha ripristinato la fertilità dell'azoto nel suolo con le riserve di azoto più elevate dopo 18 anni, compreso l'azoto totale. Le scorte di azoto minerale sotto l'olivo inerbito sono aumentate costantemente
15 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Comunità batteriche sintetiche per difendere l'olivo
Assemblate due SynCom, ovvero comunità batteriche sintetiche, formate da tre batteri ciascuno, selezionati per la loro stabilità, sinergie funzionali e potenziale di biocontrollo. La nuova frontiera è la gestione funzionale del microbioma vegetale
14 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'influenza della raccolta tardiva delle olive sulle composizioni di acidi grassi, sui composti fenolici e sugli attributi sensoriali dell'olio d'oliva
Ritardare troppo la raccolta delle olive aumenta l'acido palmitico, l'acido stearico, l'acido linoleico e in generale il tenore di acidi grassi polinsaturi nell'olio d'oliva. In calo anche il contenuto fenolico e di acido oleico
13 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
La relazione tra mosca olearia e lebbra dell’olivo
La Grecia sta sperimentando una recrudescenza della lebbra dell’olivo che sta facendo nascere miti e leggende metropolitane. Gli agronomi della Messina hanno deciso di fare chiarezza
13 dicembre 2025 | 10:00