L'arca olearia

Poco olio extra vergine di oliva italiano nelle cisterne

Poco olio extra vergine di oliva italiano nelle cisterne

A fine ottobre erano disponibili 57 mila tonnellate di extra vergine, lo stesso livello di un mese prima e ben 34 mila tonnellate in meno rispetto al 2020. Chi sta speculando?

19 novembre 2021 | Alberto Grimelli

C'è qualcosa che non va nelle dinamiche del mercato dell'olio extra vergine italiano in queste settimane. Una speculazione al ribasso come quella a cui si sta assistendo, con le quotazioni scese sotto i 4 euro/kg per il prodotto standard (con offerte anche di 3,5 euro/kg), a livelli molto vicini a quelli dell'olio iberico, non si vedeva da tempo. Anche l'extra vergine premium, tuttavia, sta incassando colpi pesanti con prezzi poco superiori ai 4 euro/kg.

Eppure le giacenze di olio extra vergine di oliva italiano sono basse, a livelli quasi mai visti. A campagna ormai avviata, al 30 ottobre, secondo il Report Frantoio Italia della Repressione Frodi, vi sono 57 mila tonnellate disponibili per il mercato, la stessa quantità di un mese prima. Se poi guardiamo alle giacenze al 4 novembre 2020, erano di 91 mila tonnellate, ovvero 34 mila tonnellate in più rispetto ad oggi.

Insomma di olio extra vergine di oliva italiano ce n'è poco e il prezzo scende, il contrario rispetto alla legge economica della domanda e dell'offerta.

Sappiamo che l'Italia il mese di ottobre ha prodotto 40 mila tonnellate di olio extra vergine di oliva, ma le giacenze sono stabili. Pare quindi ovvio, in base ai dati assoluti, che le vendite siano state molto elevate (pari alla produzione). La domanda c'è, il prezzo no.

E' ipotizzabile che i commercianti si stiano muovendo sotto la pressione della Grande Distribuzione che non vuole rincari e, contemporaneamente, del mondo industriale (che ha dovuto abbassare i margini dalla primavera a oggi, assorbendo i maggiori costi di approvvigionamento senza poterli scaricare sui prezzi finali) che oggi cerca di ripianare le perdite dei mesi precedenti.

Uno scenaio potenzialmente esplosivo, visto che il mondo agricolo ha dovuto sopportare alti costi di produzione in estate, e oggi si trova a lavorare in perdita. Il rischio è che le olive rimangano sulle piante, con grave danno per l'intera filiera.

Che la situazione sia anomala lo dimostrano le giacenze e i prezzi dell'olio Dop/Igp e biologico. Nel primo caso le giacenze, seppur limitate a 6500 tonnellate, sono in aumento, esattamente come le quotazioni in quasi tutte le piazze. Nel caso dell'extra vergine biologico, a giacenze invariate, le quotazioni all'ingrosso sono stabili.

Queste prime battute del mercato oleario nazionale stanno allarmando tutti e ci si augura che non si debba tornare alle piazze e alle mobilitazioni generali, per non parlare degli scioperi, in tempi di Covid.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

I retroscena e i dettagli tecnici sul nuovo limite per gli steroli della Coratina: 800 mg/kg

Nessun trattamento di sfavore per la Coratina, anche per Koroneiki e Nocellara del Belice ora il limite è provvisorio fino a fine 2027. Le tre possibilità analitiche per renderlo definitivo: rapporto steroli liberi/legati, rapporto acidità libera/gliceridi parziali e polifenoli. Ecco il percorso più agevole e conveniente secondo Maurizio Servili dell’Università di Perugia

17 ottobre 2025 | 18:00 | Alberto Grimelli

L'arca olearia

L’effetto di biostimolanti ed estratto di aglio sulla produzione e resa in olio della Coratina

I preparati biologici che contengono un numero sufficiente di microrganismi, principalmente ceppi brevettati, sono noti come biofertilizzanti, apportando quanto serve in determinanti perriodi di stress della pianta, migliorando le sue performance e quindi anche la resa in olio delle olive

17 ottobre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Forza di distacco e caduta naturale delle olive durante la maturazione

Le relazioni tra stress idrico e cascola di olive nonchè tra la forza di ritezione del frutto e il carico di frutti. L'andamento della forza di distacco delle olive nelle settimane precedenti la raccolta differisce a seconda dell'anno ed è irregolare durante la maturazione. Ecco perchè

17 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Ecco come il cambiamento climatico ridurrà la resa in olio delle olive

La temperatura estiva è negativamente correlata con l'insorgenza dell'accumulo di olio, il tasso di accumulo e il massimo contenuto di olio. Ecco come potrà variare la resa in olio in ragione di diversi scenari di cambiamenti climatico

17 ottobre 2025 | 16:40

L'arca olearia

Caratterizzazione chimica dei rami e nocciolini dell'industria dell'olio d'oliva per applicazioni sostenibili

I sottoprodotti dell'industria dell'olio d'oliva sono una preziosa fonte di composti bioattivi sostenibili per settori industriali distinti, come l'industria alimentare, nutraceutica e farmaceutica, allineandosi con le strategie europee per l'efficienza delle risorse e la riduzione degli sprechi nelle industrie agroalimentari

17 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'olio di oliva tunisino vittima di una truffa sulla rotta Tunisia-Spagna: il Parlamento europeo chiede un'inchiesta

Lo scandalo Bioliva/Borges finisce tra i banchi di Bruxelles, grazie a Stefano Cavedagna, intravedendosi una potenziale distorsione della concorrenza e una turbativa del mercato europeo, con potenziali violazioni dell’articolo 101 del Trattato di Funzionamento dell’Unione europea. Ora la Commissione indaghi e avvii iniziative per prevenire le frodi sull’origine

16 ottobre 2025 | 15:00 | Alberto Grimelli