L'arca olearia
Discriminare gli oli extra vergini di oliva calabresi e siciliani sulla base degli acidi grassi
E' possibile raggruppare coerentemente i campioni in relazione alle cultivar e alle aree di coltivazione che condividono vicinanza territoriale
19 novembre 2021 | R. T.
L'Università di Messina ha condotto uno studio completo per la valutazione dell'autenticità degli oli d'oliva siciliani e calabresi attraverso analisi chemiometriche, correlando le origini botaniche e geografiche con la composizione chimica dei campioni.
Un totale di diciotto campioni di olio d'oliva siciliano e calabrese (Italia meridionale) sono stati analizzati tramite gascromatografia (GC).
La concentrazione di acidi grassi nei campioni analizzati ha seguito il seguente ordine: oleico (C18:1) > palmitico (C16) > linoleico (C18:2) > stearico (C18) > palmitoleico (C16:1) > linoleico (C18:3).
Lo Scatterplot 2D (Principal Component Analysis) ha mostrato che, tra gli oli analizzati, spiccano sei cluster che sembrano raggruppare coerentemente i campioni in relazione alle cultivar e alle aree di coltivazione che condividono la vicinanza territoriale, ovvero nella stessa provincia.
I risultati sperimentali hanno dimostrato che è possibile correlare strettamente, attraverso la PCA, gli oli di oliva alla loro provenienza geografica e botanica, diventando così un utile strumento per valutare l'autenticità del prodotto e garantirla ai consumatori.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Il modello di crescita e di accumulo di olio nelle olive: può crescere fino a dicembre
L'olio appare nelle cellule della polpa alla fine di luglio, quando il frutto è sufficientemente sviluppato e il nocciolo si è già indurito. Il picco di olio si può raggiungere anche a dicembre ma il tasso di accumulo a novembre si abbassa molto
31 ottobre 2025 | 17:45
L'arca olearia
Gli effetti di due tipi di imballaggio sul profilo fenolico e sulle caratteristiche sensoriali dell'olio extravergine di oliva
Gli effetti combinati della durata di conservazione e del confezionamento sul profilo fenolico dell'olio extravergine di oliva in relazione ai suoi attributi sensoriali. I materiali con elevata permeabilità all’ossigeno, come il polipropilene e il polietilene, non sono adatti per la conservazione dell’olio d’oliva
31 ottobre 2025 | 17:15
L'arca olearia
Le caratteristiche nutrizionali, aromatiche e funzionali dell'olio extravergine di oliva da olivo selvatico
La qualità, il profilo fenolico e l'aroma dell'olio d'oliva selvatico evidenziano il suo elevato potenziale per essere utilizzato come preziosa risorsa naturale e alternativa per migliorare la qualità dell'olio extravergine d'oliva
31 ottobre 2025 | 15:00
L'arca olearia
L'impatto di pirofeofitina a e 1,2-diacilgliceroli sulla qualità dell'olio extravergine di oliva e sulla durata di conservazione
Identificati i tratti più impattanti che contribuiscono all'evoluzione di pirofeofitine e diacilgliceroli durante lo stoccaggio in ragione di temperatura e tempo di conservazione per comprendere la loro potenziale correlazione con gli attributi sensoriali
31 ottobre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Estratti di foglie di carrubo e buccia di melograno contro la lebbra dell'olivo
Gli estratti naturali ottenuti da carrubo e melograno potrebbero ridurre l’incidenza della lebbra dell'olivo, una delle più importanti malattie dell'oliveto. Un progresso nella ricerca di strategie di controllo sostenibile che riducano l’uso di fungicidi
30 ottobre 2025 | 09:00
L'arca olearia
La potatura dell'olivo non influenza la qualità dell'olio extravergine di oliva
Il momento in cui vengono raccolte le olive, e quindi il loro indice di maturazione, influenza il contenuto di pigmenti clorofilliani, carotenoidi e tocoferoli degli oli, ma anche i polifenoli. L'effetto della potatura o non potatura è trascurabile
29 ottobre 2025 | 17:00