L'arca olearia

L'olio d'oliva italiano piace: vendite oltre le 11 mila tonnellate al mese ad agosto e settembre

L'olio d'oliva italiano piace: vendite oltre le 11 mila tonnellate al mese ad agosto e settembre

Secondo l'ultimo rapporto della Repressione Frodi, le giacenze in Italia sono scese a 57 mila tonnellate. Praticamente nulle le scorte di olio Dop/Igp mentre restano ancora 12 mila tonnellate di extra vergine biologico

08 ottobre 2021 | T N

Buone notizie dall'ultimo rapporto Frantoio Italia della Repressione Frodi che al 30 settembre indica scorte di olio extra vergine di oliva italiano per 57 mila tonnellate, dalle 80 mila di luglio.

Questo significa che, nonostante l'estate, le vendite di olio nazionale hanno proseguito al buon ritmo di oltre 11 mila tonnellate al mese.

Un terzo delle scorte di olio italiano sono concentrate in due sole province: Bari e Bat (Barletta-Andria-Trani). Oltre il 60% dell'extra vergine nazionale rimanente è concentrato in Puglia, Calabria e Sicilia, con queste due ultime Regioni che dispongono di sole 5000 tonnellate di olio a testa.

Considerando anche il prossimo bando Agea sull'olio nazionale è ipotizzabile che, quando arriveranno davvero i flussi di olio nuovo, le giacenze saranno scese a 40 mila tonnellate, un livello appena sufficiente a garantire un buon collegamento tra le due campagne olearie.

Non vi sono dunque ragioni evidenti per ipotizzare tensioni dei prezzi sulla piazza di Bari, nella speranza che le quotazioni dell'olio nuovo risalgano a 4,8 euro/kg, livello considerato il limite della soglia di remuneratività, considerando l'annata di mezza carica e gli alti costi per l'irrigazione.

Nel frattempo si confermano anche le buone performance per l'olio biologico, con 2000 tonnellate al mese di commercializzato ad agosto e settembre, mentre gli oli Dop e Igp ormai hanno scorte minime, di 4000 tonnellate circa, con vendite di 1500 tonnellate al mese in estate.

Metà delle scorte di olio con certificazione di origine riguardano la Dop Terra di Bari e l'Igp Puglia e rimangono ancora sostenute le giacenze della Dop Val di Mazara e dell'Igp Sicilia. Nel complesso queste quattro denominazioni hanno ancora circa i due terzi di tutte le giacenze di oli Dop/Igp.

Con l'inizio della campagna olearia, quindi, la situazione non appare critica sotto nessun punto di vista, permettendo un avvio ordinato sotto il profilo commerciale.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le molecole chiave che danno il sentore di muffa e riscaldo-morchia all'olio di oliva

Entrambi i difetti sensoriali potrebbero essere discriminati con successo dagli oli extravergini di oliva per mezzo di un'analisi molecolare. Ecco la correlazione tra la concentrazioni di due composti volatili e le intensità dei difetti

17 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Aumentare l’efficienza di estrazione in frantoio e la resa in olio: trucchi e segreti

La resa in olio al frantoio dipende dall’efficienza di estrazione che può variare dal 78 al 91% a seconda delle regolazioni delle macchine. Ecco quali sono i fattori che possono più incidere sula resa e come intervenire

17 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto

Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo

16 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo

L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo

15 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati

Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto

14 novembre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no

La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica

14 novembre 2025 | 15:00