L'arca olearia
Le giacenze di olio italiano finalmente sotto le 100 mila tonnellate

Con la riduzione delle quotazioni sulla piazza di Bari di 10-20 centesimi, ecco che si alzano i volumi venduti a 11 mila tonnellate in un mese. Bene anche le vendite di extra vergine biologico e a denominazione di origine
15 luglio 2021 | T N
Si assottigliano, dopo mesi di stagnazione, le giacenze di olio nazionale.
La riapertura del canale Horeca e la relativa libertà degli italiani, ma anche dei consumatori internazionali, sembrano aver dato slancio alle vendite nel mese di giugno che sono salite a 11 mila tonnellate, contro le 6-8 mila dei mesi precedenti.
Le giacenze così scendono finalmente sotto la soglia psicologica delle 100 mila tonnellate e, a fine settembre, è auspicabile essere a 60-70 mila tonnellate in stock. Tutto dipenderà dall'andamento delle vendite a Bari e nella BAT (Barletta-Andria-Trani) che da sole raccolgono più di un terzo dello stock nazionale.
La notizia dell'aumento dei flussi commerciali è solo apparentemente positiva poiché a fronte di una crescita dei consumi si registra un abbassamento delle quotazioni, in media di 10-20 centesimi, rispetto alla primavera. E' come se si fosse giocato un braccio di ferro tra produttori e commercianti a chi riusciva a tenere più duro. Alla fine, con la necessità di svuotare le cisterne, è iniziata la discesa delle quotazioni, con il prezzo che sta scendendo verso quota 4 euro. Attualmente la differenza di quotazione tra l'olio spagnolo e quello italiano è di 1-1,2 euro/kg.
Buone notizie vengono dal fronte dell'olio extra vergine di oliva biologico, con le vendite a 2000 tonnellate e giacenze a poco più di 18 mila tonnellate, che possono scendere a circa 10 mila prima dell'inizio della prossima campagna olearia.
Vendite anche per 2000 tonnellate per le Dop/Igp, con le giacenze più elevate che si trovano in Puglia, con la metà del totale, più di 1500 tonnellate in Sicilia, 700 tonnellate in Toscana e quasi 500 in Calabria. In queste Regioni è giacente quasi il 90% dell'olio Dop/Igp nazionale.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Il rame da solo non basta contro la mosca dell’olivo

Non serve un’alta dose di rame per contrastare la mosca dell’olivo. Un dosaggio molto più basso, abbinato a trattamenti con particelle di silicato, può ridurre significativamente le infestazioni di Bactrocera oleae
03 luglio 2025 | 14:00
L'arca olearia
L’influenza sulla fenologia dell’olivo della varietà, della località e dell’interazione genotipo-ambiente

La data di maturazione delle olive non è uniforme all'interno della chioma dell'albero: i rami esposti a nord e a ovest maturavano più tardi rispetto a quelli esposti a sud e a est. Il risveglio dalla dormienza è stato precoce nei rami esposti a sud e a est
02 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
La maturazione delle olive post raccolta: conservarle a 4 °C se non si riesce a frangerle entro le 24 ore

La conservazione al freddo delle olive può ridurne efficacemente il tasso di respirazione, ritardare la maturazione post-raccolta e inibire le reazioni di ossidazione e la crescita microbica
02 luglio 2025 | 14:00
L'arca olearia
Il selenio per l’olivo è utile contro gli stress ambientali

Il selenio non ha provocato alterazioni nella produzione delle olive e nella qualità dell'olio d'oliva, ma ha dimostrato un'azione antiossidante e pro-ossidante dose-dipendente nell’olivo
01 luglio 2025 | 16:00
L'arca olearia
Ecoschema 3 per l'olivo: diminuiscono le domande di adesione

L’Ecoschema 3 prevede un contributo per ogni ettaro di Superficie Agricola Utilizzata coltivata a olivo, pari a 220,00 euro/ha. Ma troppa burocrazia e impegni agronomici stringenti fanno diminuire le domande del 17%
30 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
La struttura della chioma dell’olivo e l’influenza sulla produttività

Architettura della chioma e caratteristiche di fruttificazione dell’olivo sono fondamentali per ottenere una buona produttività. Il problema dell’invecchiamento fisiologico precoce della chioma a causa dell'eccessivo ombreggiamento
30 giugno 2025 | 12:00