L'arca olearia
E' già tempo di prendere le forbici per potare gli olivi?
Dicembre e gennaio sono mesi adatti per la potatura dell'olivo? In pieno inverno i rischi aumentano, per via delle potenziali infezioni di Pseudomonas savastanoi ma anche di danni da gelo sulle ferite aperte
04 dicembre 2020 | T N
Sta prendendo piede la moda di iniziare la potatura dell'olivo subito dopo la raccolta, quindi nei mesi di dicembre o gennaio, a seconda della zona.
Sarebbero però da prediligere i mesi di fine inverno o inizio primavera, febbraio-marzo, in cui la pianta non ha ancora iniziato la prima fase della fruttificazione, la pianta è ancora tendenzialmente in stasi vegetativa e sono più bassi i rischi di danni per la coltura.
In pieno inverno i rischi sono infatti elevati, in particolare per via delle potenziali infezioni di Pseudomonas savastanoi (rogna dell'olivo), che beneficiano delle ferite aperte per lungo tempo e del clima umido, ma anche di danni da gelo sulle ferite aperte.
Durante il pieno inverno, infatti, il problema è la lentezza con cui si rimarginano le ferite, fino a 20 giorni con temperature inferiori ai 5-8 gradi centigradi, con la conseguente possibilità di esporle alle infezioni di rogna, a danni meccanici con la linfa che continua a scorrere nei vasi ed è quest'acqua che può gelare, provocando danni alle strutture dell'albero.
La potatura dell'olivo andrebbe eseguita solo quando la pianta è in riposo vegetativo e sono scongiurati pericoli di temperature troppo basse.
Il metodo più comune e veloce per capire se l'olivo è andato il stasi vegetativa è valutare la crescita di eventuali gemme e germogli. La crescita, di solito, è molto lenta ma il colore verde acceso dei tessuti non lignificati è di solito un indizio dell'attività dell'albero. In questo caso, specie in aree più suscettibili ai ritorni di freddo o a ondate di gelo, è sconsigliabile procedere con la potatura.
E' bene considerare che già temperature di 3-4 gradi centigradi sopra lo zero possono provocare sensibili rallentamenti del flusso linfatico, specie nei tessuti più giovani. Temperature di zero gradi per qualche ora, oppure leggermente sotto lo zero, possono provocare danni irreparabili alle gemme o ai germogli neoformati.
Temperature di 5-6 gradi sotto lo zero, anche solo per una notte, possono provocare danni ai tessuti non lignificati. Nel caso le temperature sotto zero si protraggano per più di qualche ora, i danni possono diventare irreparabili, compromettendo la vitalità di tutti i tessuti giovani e verdi.
E' quindi bene sempre evitare di procedere a potature drastiche o di riforma nei mesi di dicembre o gennaio, a seconda delle aree, eventualmente preferendo gli interventi sugli olivi più giovani e solo con piccoli tagli, sulle sottobranche, senza intaccare le strutture primarie della pianta.
Nel caso si voglia iniziare la potatura con qualche settimana di anticipo rispetto al normale è possibile indurre una stasi vegetativa attraverso trattamenti rameici mirati, tanto più efficaci tanto più la varietà è sensibile al rame.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati
Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto
14 novembre 2025 | 17:30
L'arca olearia
Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no
La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica
14 novembre 2025 | 15:00
L'arca olearia
Il dolore muscolo-scheletrico tra i raccoglitori di olive italiani: impatto reale e percezione
La gestione non farmacologica e la prevenzione del dolore muscoloscheletrico per i raccoglitori di olive si basano sull'educazione all'acquisizione di competenze di autogestione, tra cui adeguamenti della dieta, attività fisica ed esercizio fisico
14 novembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Il profilo degli acidi grassi dell'olio d'oliva in risposta alla concimazione organica
La ricerca continua a sperimentare per ottenere un migliore contenuto di acidi grassi desiderabili come l'acido oleico utilizzando fertilizzanti compatibili con il sistema di produzione biologico
14 novembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
I prezzi dell’olio extravergine di oliva italiano sono crollati: chi e perché ha rovinato il mercato
Ci si attende a breve un rimbalzo delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva nazionale dopo due settimane di follia sul mercato. Ecco il motivo per cui le quotazioni all’ingrosso sono precipitate di 2 euro/kg in dieci giorni. Ecco cosa è accaduto
13 novembre 2025 | 16:00 | Alberto Grimelli
L'arca olearia
Basta una pioggia perchè l'olio non sia più extravergine di oliva
Lo stoccaggio delle olive prima della frangitura è determinante ai fini della qualità. Non è solo una questione di tempo o di temperatura di stoccaggio, anche una pioggia può cambiare la qualità dell'olio di oliva che verrà prodotto
13 novembre 2025 | 14:00