L'arca olearia

La stretta correlazione tra la mosca delle olive e l'infezione fungina da Camarosporium dalmaticum

La stretta correlazione tra la mosca delle olive e l'infezione fungina da Camarosporium dalmaticum

Gli attacchi di mosca possono portare con sé altri notevoli problemi fitosanitari con compromissione della quantità della produzione e anche della qualità

24 giugno 2020 | R. T.

Bactrocera oleae, la mosca dell'olivo, il parassita chiave dell'ecosistema olivicolo, induce danni diretti e indiretti alla produzione olivicola. Notevoli danni diretti si registrano sulla produzione di olio d'oliva che derivano dall'infestazione attiva dei frutti e consistono nella caduta dei frutti, nella distruzione della polpa, nella diminuzione della qualità dell'olio d'oliva con l'aumento dell'acidità libera e del numero di perossidi, nell'alterazione delle costanti spettrofotometriche, nelle frazioni steroliche e fenoliche e nelle proprietà organolettiche.

I danni indiretti, derivanti dalla sedimentazione di microrganismi patogeni come il fungo Camarosporium dalmaticum, nei siti di ovodeposizione e nei tunnel di alimentazione, deteriorano notevolmente l'aspetto delle drupe dirette al mercato delle olive da tavola. Sulle drupe il micelio invade i tessuti circostanti la camera di deposizione e si approfondisce fino a giungere al nocciolo della drupa. All'esterno si forma un'area necrotizzata, la tacca, di circa un centimetro di diametro e di colore bruno, infossata, disseminata di piccoli punti neri, i picnidi, che costituiscono i conidiofori, le fruttificazioni del patogenono. Le olive colpite dal marciume vanno incontro ad una cascola precoce.

Il fungo può essere ulteriormente trasmesso da Lasioptera berlesiana Paoli, un predatore occasionale delle uova e delle larve della mosca dell'olivo, generando una macchia marrone e una evidente depressione.

Uno studio del Crea è stato condotto da settembre a novembre 2007 in un frutteto costituito da piante appartenenti alla cultivar "Carolea" in località Arcavacata di Rende (Calabria, Italia meridionale) al fine di verificare l'esistenza di una correlazione tra l'infestazione da mosca dell'olivo e l'infezione da C. dalmaticum.

La percentuale di infestazione attiva determinata dagli stadi di preimago come uova fertili, larve e pupe e la percentuale totale di infestazione data da infestazione attiva più punture sterili, uova abortite, larve e pupe morte e fori di emergenza sono state registrate su cinque repliche di 20 campioni di drupa ogni dieci giorni.

Sugli stessi campioni è stata determinata l'incidenza dell'attacco di C. dalmaticum.

I valori del coefficiente di correlazione hanno mostrato un'alta correlazione tra l'infestazione da mosca dell'olivo e l'infezione fungina, suggerendo che gli attacchi di entrambi i parassiti sono correlati.

Bibliografia

Iannotta, N., Belfiore, T., Noce, M.E., Scalercio, S. and Vizzarri, V. (2012). CORRELATION BETWEEN BACTROCERA OLEAE INFESTATION AND CAMAROSPORIUM DALMATICUM INFECTION IN AN OLIVE AREA OF SOUTHERN ITALY. Acta Hortic. 949, 309-316

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le molecole chiave che danno il sentore di muffa e riscaldo-morchia all'olio di oliva

Entrambi i difetti sensoriali potrebbero essere discriminati con successo dagli oli extravergini di oliva per mezzo di un'analisi molecolare. Ecco la correlazione tra la concentrazioni di due composti volatili e le intensità dei difetti

17 novembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Aumentare l’efficienza di estrazione in frantoio e la resa in olio: trucchi e segreti

La resa in olio al frantoio dipende dall’efficienza di estrazione che può variare dal 78 al 91% a seconda delle regolazioni delle macchine. Ecco quali sono i fattori che possono più incidere sula resa e come intervenire

17 novembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto

Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo

16 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo

L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo

15 novembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

L'olio venduto a scaffale è davvero extravergine di oliva? Gli oli a basso costo spesso provengono da processi di produzione meno controllati

Se non c’è fiducia del consumatore l’unico motivo di guida diventa il prezzo a scaffale. La tensione di un continuo ribasso dei prezzi dell’olio extravergine di oliva porta a ridurre la qualità, intrinseca e percepita. Una spirale senza fine e un disallineamento tra le aspettative dei consumatori e la qualità effettiva del prodotto

14 novembre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Oliveto superintensivo: quando conviene e quando no

La vera incognita nella proposta di produzione olivicola superintensiva è la capacità di raggiungere il pieno potenziale produttivo degli alberi per un periodo di tempo sufficientemente lungo. L’analisi tecnico-agronomica deve precedere quella economica

14 novembre 2025 | 15:00