L'arca olearia

Gli oliveti superintensivi sono una trappola mortale per gli uccelli migratori

Gli ambientalisti spagnoli si scagliano contro gli oliveti superintensivi e contro la raccolta in continuo delle olive in notturna, rea di poter provocare la morte di milioni di uccelli migratori. La denuncia di Ecologistas en Acción raccolta dal Ministero dell'ambiente spagnolo

30 novembre 2018 | T N

Il Ministero dell'ambiente spagnolo si schiera apertamente contro il modello olivicolo superintensivo, reo di poter uccidere 2.600.000 uccelli in Andalusia, specialmente nelle province di Siviglia, Cordoba e Jaen.

E' quanto si legge nel rapporto pubblicato sul sito del Ministero dopo la denuncia dell'associazione ambientalista iberica Ecologistas en Acción.

Secondo gli esperti del Ministero dell'ambiente, che hanno fatto verifiche e raccolto informazioni da fonti diverse, il problema è "reale, attuale e con gravi ripercussioni ambientali" e "trascende i limiti geografici andalusi e nazionali, incidendo sui valori ambientali dei vari paesi dell'Unione Europea".

L'allarme si concentra soprattutto sull'Andalusia in questo momento, visto che al 2015 erano localizzati in questa regione 21 mila ettari di oliveto superintensivo.

"Considerando l'estensione in ettari che l'Andalusia dedica a questo tipo di oliveto e considerando la distribuzione delle rotte migratorie degli uccelli, tutto fa pensare che in ogni campagna olearia, quando gli oliveti superintensivi vengono raccolti durante la notte, questa pratica, secondo stime conservative, può colpire ogni anno 2.600.000 uccelli in Andalusia, specialmente nelle province di Siviglia, Cordoba e Jaen".

Sulla base di questi risultati Ecologistas en Acción ha chiesto al presidente della Junta de Andalucía il divieto immediato di raccolta notturna delle olive con mezzi meccanici negli oliveti superintensivi.

I piccoli uccelli hanno infatti una predilezione per le siepi, poiché forniscono loro molta sicurezza nelle ore di sonno. Gli oveti superintensivi però diventano una trappola mortale per questi uccelli durante la raccolta notturna delle olive.

Secondo l'associazione ambientalista all'enorme impatto sulla biodiversità si aggiunge un problema di salute pubblica, poiché le olive vengono mescolate con i cadaveri di migliaia di uccelli.

La raccolta in nottura delle olive con scavallatrici è pratica comune in Spagna perchè così si efficienta al massimo l'ammortamento dei mezzi, con benefici anche qualitativi sull'olio prodotto. E' infatti noto che le scavallatrici producono danni sui frutti, con il conseguente incremento del rischio di fermentazioni e aumento dell'acidità, in particolare se le temperature ambientali sono elevate, come accade sempre più spesso durante il periodo di raccolta delle olive. La raccolta in nottura ovvia, almeno in parte, al problema aprendone però altri.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Stretta spagnola sull'olio di oliva tunisino: la Commissione europea se ne lava le mani

Proprio mentre il governo tunisino decide una stretta sull'export, minancciando di bloccare le licenze di esportazione a chi vende a meno di 3,5 euro/kg, ecco che la Commissione europea fa orecchie da mercante all'interrogazione di Dario Nardella

11 dicembre 2025 | 15:00 | Alberto Grimelli

L'arca olearia

Le prospettive dei vini dealcolati e parzialmente dealcolati

L’indagine ha confermato l’interesse dei produttori per i vini no alcol, con oltre il 60% degli intervistati propenso a introdurre questo tipo di produzione. L’elemento che maggiormente influenza l’intenzione di produrre vini dealcolati è rappresentato dalle aspettative dei vantaggi che ne possono derivare

11 dicembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

La concimazione azotata dell'olivo: l'effetto sull'allegagione, l'alternanza e la produttività

La concimazione azotata aumenta costantemente la produzione delle olive, ma solo quando la concentrazione fogliare è al di sotto della soglia di sufficienza. D'altra parte, la carenza di azoto ha comportato una riduzione della crescita vegetativa, della fioritura, dell'allegagione e, in definitiva, della produzione di olive

11 dicembre 2025 | 11:00

L'arca olearia

Un'analisi ambientale completa della produzione di olio d'oliva in Puglia

L'agricoltura guida la maggior parte degli impatti ambientali nella produzione di olio d'oliva. L'elevata domanda di fertilizzanti e carburanti è un fattore ambientale chiave. Le strategie circolari e le migliori pratiche agronomiche attenuano gli oneri ambientali

10 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Utilizzo di fungicidi rameici contro l'occhio di pavone dell'olivo e possibili tracce di rame nell'olio d'oliva

La legge stabilisce la quantità massima consentita di 0,40 mg di rame per chilo nelle olive da tavola e negli oli di oliva.Quale è il limite massimo di trattamenti autunnali per evitare di superare il livello di residuo consentito?

10 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Le cecidomie che attaccano le olive, dopo la mosca dell’olivo

L'attività delle cecidomie associate ai frutti di olivo può interferire con la qualità dell'olio. Lasioptera berlesiana è attratta da funghi o da semiochimici dei tessuti dell’oliva attaccata dalla mosca dell’olivo. A settembre la specie dominante è Clinodiplosis sp

09 dicembre 2025 | 10:00