L'arca olearia

Inconsuete presenze negli oliveti del sud Italia

Inconsuete presenze negli oliveti del sud Italia

I grilli nell'oveto rappresentano la consuetudine ma ve ne sono alcuni che sono una rarità, come Hysteropterum grylloides. Oggetto di interessanti studi faunistici e di bioacustica, l'occasionale presenza dell’esiguo numero di adulti su olivo e su altre piante arboree non riveste interesse applicativo

22 giugno 2018 | Santi Longo

Riordinando parte del materiale fotografico, collezionato nel corso degli anni passati nella Facoltà di Agraria di Reggio Calabria, mi sono imbattuto nelle diapositive degli insetti riscontrati, nel giugno del 1995, in un giovane oliveto di San Cosmo Albanese, piccolo centro della provincia di Cosenza, nel versante settentrionale della Sila Greca, i cui abitanti, di origine albanese, hanno mantenuto la cultura, la lingua, i costumi e il rito bizantino dei progenitori e hanno creato un suggestivo scenario di oliveti.

Nel corso del sopralluogo ho constatato che l’abbondante melata, presente sulla chioma degli olivi, era escreta da numerosi adulti del Rincote Isside Hysteropterum grylloides, noto per gli occasionali danni all’olivo, e le cui forme giovani vivono su piante erbacee. Sulla nuova vegetazione degli olivi erano anche presenti alcuni esemplari di un Ortottero Ensifero Tettigonide, lungo circa 2 cm, con il capo col vertice giallo-bruno, guance e fronte verde-chiaro, con le ali anteriori brevi, in gran parte scoperte, ascrivibile al genere Metaplastes. Sulla base delle altre caratteristiche morfologiche, descritte dal prof Marcello La Greca, ho ritenuto potesse trattarsi di Metaplastes ippolitoi; la determinazione è stata confermata dallo stesso prof. La Greca il quale, ospite del prof. Felice Ippolito, in Calabria, raccolse e descrisse la specie che dedicò al famoso fisico.

Nel suo lavoro “Note sull’Ortotterofauna dell’Italia meridionale” scrisse che “la specie è descritta su di un unico esemplare catturato sul Monte Cozzo della Vitalba (Longobucco, Sila) a m 1200 circa, nel luglio 1948”. L’illustre ortotterologo, al quale ho fatto omaggio di 3 maschi e 5 femmine, era meravigliato dell’elevato numero di esemplari presenti nell’oliveto, sito a 600 m s.l.m., poiché l’unica cattura, del 1948, era avvenuta su un lentisco, sul ciglio di un burrone e, nel 1960, in località Le Serre, in provincia di Catanzaro, aveva catturato solo un altro maschio. A San Cosmo Albanese, gli adulti erano numerosi sulle piante di lentisco ai margini dell’oliveto, per cui con 3 coppie è stato attivato un piccolo allevamento nei laboratori dell’allora Istituto di Difesa delle Piante di Reggio Calabria, allo scopo di studiare la fenologia della specie e per fini didattici; gli adulti sono stati alimentati con foglie di olivo, rovo, quercia e lentisco.

Le mie osservazioni sono state interrotte dalla chiusura estiva della Facoltà e dal mio rientro all’Università di Catania, avvenuto nel mese di novembre. La specie, endemica dell’Italia, è stata riscontrata in altre località della Calabria e in Sicilia, dove sulle Madonie, a Polizzi generosa e a Castelbuono, è stata raccolta sulla leguminosa Teline monspessulanum, su Quercus e Prunus. Il Tettigonide è stato oggetto di interessanti studi faunistici e di bioacustica, e la occasionale presenza dell’esiguo numero di adulti su olivo e su altre piante arboree non riveste interesse applicativo.

Fonte: Accademia dei Georgofili - georgofili.info

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

I retroscena e i dettagli tecnici sul nuovo limite per gli steroli della Coratina: 800 mg/kg

Nessun trattamento di sfavore per la Coratina, anche per Koroneiki e Nocellara del Belice ora il limite è provvisorio fino a fine 2027. Le tre possibilità analitiche per renderlo definitivo: rapporto steroli liberi/legati, rapporto acidità libera/gliceridi parziali e polifenoli. Ecco il percorso più agevole e conveniente secondo Maurizio Servili dell’Università di Perugia

17 ottobre 2025 | 18:00 | Alberto Grimelli

L'arca olearia

L’effetto di biostimolanti ed estratto di aglio sulla produzione e resa in olio della Coratina

I preparati biologici che contengono un numero sufficiente di microrganismi, principalmente ceppi brevettati, sono noti come biofertilizzanti, apportando quanto serve in determinanti perriodi di stress della pianta, migliorando le sue performance e quindi anche la resa in olio delle olive

17 ottobre 2025 | 17:30

L'arca olearia

Forza di distacco e caduta naturale delle olive durante la maturazione

Le relazioni tra stress idrico e cascola di olive nonchè tra la forza di ritezione del frutto e il carico di frutti. L'andamento della forza di distacco delle olive nelle settimane precedenti la raccolta differisce a seconda dell'anno ed è irregolare durante la maturazione. Ecco perchè

17 ottobre 2025 | 17:15

L'arca olearia

Ecco come il cambiamenti climatico ridurrà la resa in olio delle olive

La temperatura estiva è negativamente correlata con l'insorgenza dell'accumulo di olio, il tasso di accumulo e il massimo contenuto di olio. Ecco come potrà variare la resa in olio in ragione di diversi scenari di cambiamenti climatico

17 ottobre 2025 | 16:40

L'arca olearia

Caratterizzazione chimica dei rami e nocciolini dell'industria dell'olio d'oliva per applicazioni sostenibili

I sottoprodotti dell'industria dell'olio d'oliva sono una preziosa fonte di composti bioattivi sostenibili per settori industriali distinti, come l'industria alimentare, nutraceutica e farmaceutica, allineandosi con le strategie europee per l'efficienza delle risorse e la riduzione degli sprechi nelle industrie agroalimentari

17 ottobre 2025 | 15:00

L'arca olearia

L'olio di oliva tunisino vittima di una truffa sulla rotta Tunisia-Spagna: il Parlamento europeo chiede un'inchiesta

Lo scandalo Bioliva/Borges finisce tra i banchi di Bruxelles, grazie a Stefano Cavedagna, intravedendosi una potenziale distorsione della concorrenza e una turbativa del mercato europeo, con potenziali violazioni dell’articolo 101 del Trattato di Funzionamento dell’Unione europea. Ora la Commissione indaghi e avvii iniziative per prevenire le frodi sull’origine

16 ottobre 2025 | 15:00 | Alberto Grimelli