L'arca olearia
Non solo quantità, luce e acqua determinanti anche per la qualità dell'olio extra vergine d'oliva
Vi è una relazione diretta tra il contenuto in polifenoli totali nell’olio e la quantità di luce intercettata dai frutti mentre c'è correlazione inversa con lo stato idrico dell’albero. Lo stato idrico nel suolo influenza anche parametri agronomici, mentre l’esposizione alla luce modifica anche la composizione acidica dell’olio
13 ottobre 2017 | Giovanni Caruso
L’evoluzione delle forme di allevamento e le nuove tipologie di impianto in olivicoltura hanno riguardato l’ottimizzazione dell’intercettazione della luce da parte della chioma e l’introduzione dell’irrigazione. Nonostante le evidenze riguardo il marcato effetto della radiazione solare e dell’acqua sullo sviluppo vegetative, la traspirazione, la produttività e la qualità negli alberi da frutto, gli studi sull’intercettazione della luce e la gestione dell’irrigazione sono relativamente recenti.
Al fine di valutare l’effetto dello stato idrico dell’albero e del livello di intercettazione della radiazione solare sulle caratteristiche del frutto e sulla qualità dell’olio, è stata condotta una prova di due anni in un oliveto intensivo (Olea europaea L., cv. Frantoio) in Toscana (Caruso et al., 2017). L’irrigazione è stata gestita somministrando il 100% (piena irrigazione), il 46-48% (irrigazione in deficit) o il 2-6% (irrigazione di soccorso) dell’intero fabbisogno idrico dell’albero. Alla raccolta i frutti sono stati prelevati da tre differenti zone della chioma caratterizzate da un diverso livello di intercettazione della radiazione solare, espresso come percentuale rispetto alla luce intercettata al di sopra della chioma: Alto (61-67%), Basso-Sud (38-46%) e Basso-Nord (27-33%) (Fig. 1).
Figura 1. Schema semplificato dell’esperimento.
I frutti con il maggior peso fresco sono stati raccolti nella zona alta della chioma (Alto) di olivi pienamente irrigati, mentre il peso fresco minore è stato misurato sui frutti raccolti dalla zona Basso-Nord di alberi sottoposti a sole irrigazioni di soccorso. In generale, all’interno dello stesso regime irriguo i frutti più esposti alla luce solare hanno mostrato un indice di maturazione e un contenuto in olio nella polpa maggiore rispetto ai frutti raccolti nella zona Basso-Nord. Valori intermedi sono stati misurati nei frutti posizionati nella zona Basso-Sud.
La concentrazione di acido oleico nell’olio è diminuita all’aumentare del livello di intercettazione luminosa, mentre l’acido linoleico ha presentato una correlazione opposta (Fig. 2).
Una correlazione positiva tra il 3,4-DHPEA-EDA, il contenuto in polifenoli totali nell’olio e la quantità di luce intercettata dai frutti è stata riscontrata in tutti i regimi irrigui. Gli stessi composti fenolici hanno mostrato una correlazione inversa con lo stato idrico dell’albero, raggiungendo i valori più bassi negli oli ottenuti da olivi pienamente irrigati.
I risultati ottenuti in questo studio mostrano che sia il livello di intercettazione della luce da parte del frutto che la disponibilità idrica nel suolo influenzano la qualità dell’olio prodotto. Lo stato idrico nel suolo influenza principalmente la dimensione del frutto, il suo indice di maturazione e la concentrazione di fenoli nell’olio, mentre l’esposizione alla luce modifica anche la composizione acidica dell’olio. I risvolti applicativi di questo studio riguardano la gestione dell’oliveto mirata alla produzione di oli di qualità. L’intercettazione della luce da parte della chioma può essere manipolata sia in fase di impianto, attraverso la scelta del sesto di impianto e dell’orientamento delle file, che in fase di gestione attraverso razionali tecniche di potatura. Analogamente, gli effetti di una corretta gestione dell’irrigazione in deficit sulle caratteristiche salutistiche e sensoriali dell’olio sono ormai evidenti e ampiamente riscontrati in numerosi studi scientifici.
Figura 2. Principali effetti dell’irrigazione e del livello di luce intercettata dai frutti sulla qualità dell’olio.
Bibliografia
Caruso G., Gucci R., Sifola M.I., Selvaggini R., Urbani S., Esposto S., Agnese Taticchi A., Servili M., 2017. Irrigation and fruit canopy position modify oil quality of olive trees (cv. Frantoio). Journal of the Science of Food and Agriculture, 97: 3530-3539
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
La ragione della scelta dell’olio extravergine di oliva da parte del consumatore: sapore, colore, spremitura a freddo e italianità

Difficoltà a riconoscere la qualità reale, rifugiandosi nel prezzo. La metà degli italiani ha un solo tipo di olio in dispensa, uno su tre due. Molta strada da fare sull’etichetta dell’extravergine di oliva secondo Nextplora
18 settembre 2025 | 10:05
L'arca olearia
La gestione delle paste difficili: microtalco per aumentare la resa in olio di oliva

Le rese industriali aumentano quando il microtalco naturale è stato utilizzato durante la produzione di olio. L'indice di estraibilità dell'olio migliorain ragione della varietà ma è indipendente dalla campagna olearia
16 settembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
L'importanza di biostimolanti e concime organico per aumentare la produzione dell'olivo

La bassa produzione e l'alternanza per l'olivo si possono combattere anche con un'adeguata fertilizzazione. Gli effetti anche sulla crescita e sullo sviluppo della superficie fogliare, oltre che sul peso medio delle olive
15 settembre 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le procedure pre e post raccolta delle olive che garantiscono un olio extravergine di oliva ad alto contenuto di fenoli

L'effetto del grado di maturazione delle olive sul contenuto fenolico dell'olio extravergine di oliva. Dimostrata una forte correlazione tra il contenuto di polifenoli e la stabilità ossidativa. L'effetto antiossidante dei polifenoli è dose-dipendente
12 settembre 2025 | 18:00
L'arca olearia
L'impatto delle condizioni di conservazione sui contenuti fenolici dell'olio d'oliva extra vergine

Per preservare la durata di conservazione dell'olio extravergine di oliva e il valore nutrizionale, le pratiche di conservazione adeguate devono essere attuate lungo la catena di approvvigionamento e a casa dei consumatori
12 settembre 2025 | 17:40
L'arca olearia
L'influenza sulla quantità e qualità dell'olio di oliva di trattamenti con caolino e zeolite

L'applicazione di caolino ha influenzato negativamente la traspirazione e la conduttanza stomatale, con potenziali effetti negativi sulla resa in olio delle olive. Le potenzialità dell'uso della zeolite come vettore di sostanze nutritive: la zeolite arricchita NH4+
12 settembre 2025 | 16:50
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati