L'arca olearia

Una nuova patologia attacca l'olivo

Defogliazioni massicce, danni ai rami e ai germogli. Gli oliveti californiani sono colpiti da un nuovo agente patogeno, probabilmente un fungo. Danni maggiori a Coratina e Picholine ma problemi anche per Arbosana e Arbequina

28 luglio 2016 | R. T.

In California hanno scoperto un nuovo agente patogeno che causa defogliazioni, danni ai giovani germogli e anche ai rametti.

La sintomatologia, secondo gli esperti fitosanitari fatti intervenire dal California Olive Oil Council, avrebbe un'origine fungina. In particolare la sintomatologia ricondurrebbe al fungo del genere Neofabraea, che attacca già le mele e altre specie frutticole, causando danni simili.

I problemi maggiori sarebbero stati riscontrati nell'area del Delta di Sacramento, una zona particolarmente umida. Le foto dell'Università della California riguardano piante della varietà Arbosana, soggette a potatura e raccolta meccanica. Anche la cultivar Arbequina potrebbe essere colpita dal fungo.

Non è la prima volta che un attacco fungino con sintomi simili viene riportato all'attenzione del California Olive Oil Council. Già nel 2013 vennero segnalati episodi simili nella contea di Sonoma su alberi delle cultivar Coratina e Picholine.

I sintomi, in particolare sui rametti, sono molto simili a quelli causati da Neofabraea su mele e pere. Una malattia conosciuta come occhio di bue.

Il California Olive Oil Council sta già pensando di attivare finanziamenti per indagare sulla natura del patogeno e sulla sua biologia. Da qui si potrà partire per strategie di controllo contro questa patologia.

Proprio lo sviluppo di malattie fungine, e potenzialmente batteriche, in aree umide e su impianti superintensivi rappresenta la prima seria incognita per lo sviluppo dell'olivicoltura in California. Generalmente Arbosana e Arbequina sono cultivar considerate molto resistenti ad attacchi fungini ma l'aggressione di nuove specie potrebbe mettere in crisi il modello di gestione "smart tree" finora adottato in California.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo

Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità

05 dicembre 2025 | 15:45

L'arca olearia

Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili

Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina

05 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Ecco come l'olivo può diventare tollerante a Xylella fastidiosa: il caso Cellina di Nardò

L'architettura idraulica dello xilema, con il diametro dei vasi, la frequenza, la lunghezza, la disposizione dei condotti non solo regola l'efficienza idraulica ma consente all'olivo di tollerare meglio le infezioni da Xylella fastidiosa

05 dicembre 2025 | 14:30

L'arca olearia

Il dolce amaro del migliore olio extravergine di oliva italiano

L’amaro è un sapore tipico dell’età adulta perché in questo modo si ha avuto tempo per imparare a distinguere, specie noi assaggiatori di olio extravergine di oliva, aggiungo io, tra un amaro “buono” e uno cattivo, ovvero un “amaro medicinale”

05 dicembre 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

L'arca olearia

La differente sensibilità al gelo di radici, germogli, foglie e gemme di quattro varietà di olivo

L’Ascolana è risultata la varietà più tollerante al freddo, mentre Coratina la più sensibile. Ecco la differente sensibilità di diversi tessuti dell’olivo per la stima del danno da gelo

05 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

La corretta indicazione della campagna sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva

Cosa scrivere in etichetta per essere in regola? I chiarimenti dell’ICQRF: la dicitura “campagna di raccolta”, da utilizzare per l'etichettatura e prevista all'art. 11 del Reg. (UE) 2022/2104, "non ha alcun legame con la “campagna di commercializzazione”

04 dicembre 2025 | 16:00