L'arca olearia
Il consumo di olive da tavola nel mondo
Le olive da tavola stanno riscuotendo sempre più successo sui mercati mondiali, con un incremento di quasi tre volte dei consumi negli ultimi venticinque anni. Sul podio dei principali paesi consumatori: Egitto, Turchia e Stati Uniti
21 aprile 2016 | T N
Negli ultimi venticinque anni, in particolare dal 1990/91 al 2015/16 il consumo mondiale di olive da tavola è aumentato di 2,8 volte, raggiungendo il suo livello più alto proprio in questa stagione, stando ai dati del Coi.
Ad aumentare i consumi soprattutto i paesi produttori, con in testa l'Egitto che consumava nel 1990 11 mila tonnellate e ora ne usa 327 mila. Anche in Turchia i consumi sono aumentati vertiginosamente, da 14 mila a 231 mila tonnellate.
I principali Paesi consumatori, in ordine decrescente di domanda, sono Egitto, Turchia, Algeria, Stati Uniti, Spagna, Siria, Italia, Brasile, Iran, Francia e Russia.
Il primato del consumo pro capite, però, spetta alla piccola Albania con 29 mila tonnellate consumate a fronte di una popolazione di 2,9 milioni di abitanti, ovvero 10 chili pro capite all'anno.
Segue l'Algeria con 5 kg/pro capite/anno e poi Turchia, Siria e Libano con consumi da 4,7 a 4,4 kg/pro capite/anno.
Anche all'interno dei confini dell'Unione europea il consumo di olive da tavola è aumentato molto negli ultimi anni, in crescita del 70% dalle 346 mila tonnellate del 1990 alle 591 mila del 2015.
La Spagna è il primo produttore e consumatore e ha un consumo pro capite annuo di 3,5 kg. Segue Cipro con 3,1 kg, poi Malta con 3 kg e quarto posto l'Italia con 2 kg.
Scarsissimo il consumo in Francia, Svezia, Belgio, Portogallo, Regno Unito, Austria, Croazia, Danimarca e Germania con 0,9 e 0,5 kg di olive all'anno mentre in Lituania, Finlandia, Slovenia, Irlanda, Slovacchia, Lettonia, Polonia, Estonia, Repubblica Ceca, l'Ungheria e Paesi Bassi consumano meno di 0,4 kg/pro capite/anno.
Tra i paesi non aderenti al Coi, il primato del consumo va alla Palestina, seguita da Cile, Arabia Saudita, Perù e Australia. A distanza seguono Canada e Svizzera con 0,8 kg/pro capite/anno, Brasile e Russia con un consumo tra 0,6 e 0,5 kg/pro capite/anno, e il Messico e gli Stati Uniti con 0,1 kg/pro capite/anno.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Nuovi attrattivi alimentari per migliorare l'efficienza della cattura massale contro la mosca dell'olivo

L'attrattiva delle esche alimentari per la cattura massale è altamente variabile e la loro performance relativa è influenzata da molti fattori. L'uso di attrattivi a base di farina d'insetti hanno catturato un numero significativamente più elevato di adulti di mosca dell'olivo
13 giugno 2025 | 16:00
L'arca olearia
Gli effetti della concimazione fogliare con biostimolanti organici sull'olivo

Questi biostimolanti, che generalmente comprendono peptidi, aminoacidi, polisaccaridi, acidi umici, sono direttamente assorbiti dalle piante, migliorando così la nutrizione minerale della pianta e aumentando la qualità e la produttività, anche sull'olivo
13 giugno 2025 | 15:00
L'arca olearia
Riconoscere l'origine dell'olio extravergine di oliva: un confronto tra isotopi stabili e sesquiterpene

Poiché il paese di origine influenza in modo significativo le preferenze dei consumatori sull'olio extravergine, ha un impatto sul prezzo di mercato, in particolare in Italia. Dare certezze attraverso analisi che stabiliscano l'origine in maniera certa è una priorità
13 giugno 2025 | 14:00
L'arca olearia
Stress idrico dell'olivo: meglio la pacciamatura organica dei teli in plastica

Lo stress da stress da siccità ha ritardato significativamente i parametri di crescita, ma l'accumulo di materia secca delle olive ha indicato il comportamento opposto. L'uso di pacciamature naturali è un buon modo per superare lo stress da siccità
11 giugno 2025 | 15:00
L'arca olearia
La lebbra dell’olivo: riconoscere i sintomi sul fiore e frutto

Le infezioni che causano lebbra dell’olivo possono interessare anche i fiori. Nessuna differenza tra le specie Colletotrichum, ad eccezione di C. theobromicola, che ha causato la maggiore gravità nella fase di olive verdi
10 giugno 2025 | 14:00
L'arca olearia
Usare l'azoto in frantoio per migliorare la durata degli oli extravergine di oliva

Occorre ottimizzare l’utilizzo del gas inerte esaminando gli effetti dell’insufflazione, su decanter e separatore verticale, rispetto a un sistema senza l'uso di azoto in linea
10 giugno 2025 | 12:00