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Xylella fastidiosa. Cosa sta accadendo nelle Marche?

Dalla discussione è emersa la necessità di approfondire le ricerche sull’argomento anche a livello locale e di condurre un attento monitoraggio al fine di scongiurare l’arrivo di Xylella fastidiosa nelle Marche

15 giugno 2015 | C. S.

Il 20 maggio si è tenuto ad Ancona un incontro tecnico-divulgativo dal titolo “Xylella fastidiosa: attività di monitoraggio nelle Marche” organizzato dall’area Protezione delle piante del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali (D3A) - Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), e dal Servizio Fitosanitario Regionale dell’Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche (ASSAM) - Regione Marche.

Dopo il saluto della Prof.ssa Oliana Carnevali, delegato del rettore dell’UNIVPM per la ricerca, del Prof. Bruno Mezzetti, Direttore del D3A, e del Dott. Angelo Zannotti della Regione Marche, il Prof. Nunzio Isidoro (D3A) ha presentato le novità dell’offerta formativa del D3A nell’ambito della Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio, curricula “Produzione e protezione delle colture” e “Agricoltura sociale”.

Di seguito si è entrati nel tema della giornata, moderata dal Dott. Sandro Nardi, Responsabile del Servizio Fitosanitario Regionale. Il Dott. Enrico Maria Lodolini (D3A) ha illustrato le peculiarità dell’olivicoltura marchigiana, limitata in superficie rispetto al totale nazionale ma con una rilevante quota condotta in regime di agricoltura biologica. Il Prof. Gianfranco Romanazzi (D3A) ha fornito alcune informazioni su Xylella fastidiosa, batterio xilematico rinvenuto a fine ‘800 in California, recentemente identificato in Salento come causa della sindrome del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO). La Dott.ssa Paola Riolo (D3A) ha fatto il punto sulle caratteristiche di vettori e potenziali vettori di X. fastidiosa nonché sulla loro presenza e ciclo biologico nelle Marche. Ospite d’eccezione dell’evento è stata la Dott.ssa Marina Barba, Direttore del CRA-Patologia vegetale di Roma e Coordinatrice del Comitato tecnico – scientifico nazionale per X. fastidiosa, che ha illustrato nel dettaglio le azioni fitosanitarie applicate sin dalla scoperta del primo focolaio.

La Dott.ssa Marina Barba ha ripercorso l’evoluzione degli eventi riguardanti X. fastidiosa fino alle ultime decisioni di livello nazionale e comunitario, illustrando nel contempo che la zona delimitata per la presenza del batterio (zona infetta), ha superato la provincia di Lecce l’organismo nocivo è stato rinvenuto in quella di Brindisi. Di seguito il Dott. Giuliano Stimilli (ASSAM) ha portato all’attenzione del nutrito uditorio le attività del Servizio Fitosanitario Regionale ed il monitoraggio per la ricerca di X. fastidiosa in corso nelle Marche su caffè, oleandro e olivo, attività che finora non ha rilevato traccia del patogeno.

Agli interventi programmati è seguita una serie di spunti di discussione da parte di aziende promotrici di strategie di protezione da X. fastidiosa (Envosol Global, Agritalia), nonché di organizzazioni di produttori (Confagricoltura, AIOMA) e tecnici del settore.

Dalla discussione è emersa la necessità di approfondire le ricerche sull’argomento anche a livello locale, viste le competenze delle Istituzioni coinvolte, e di condurre un attento monitoraggio al fine di scongiurare l’arrivo di X. fastidiosa nelle Marche. La Dott.ssa Cristina Martellini, Dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche nonché Direttore dell’ASSAM, ha chiuso l’incontro rimarcando la necessità di evitare un ingiustificato allarmismo nell’affrontare la problematica, nonché di esercitare un’azione seria e decisa al fine di proteggere la nostra olivicoltura. I pdf delle relazioni saranno presto disponibili sul sito http://www.cesmi-agraria.univpm.it/xylella, nonché sul sito www.assam.marche.it nelle pagine del Servizio Fitosanitario Regionale.

Fonte: Università Politecnica delle Marche e ASSAM – Regione Marche

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