L'arca olearia

Troppe truffe sull'olio d'oliva italiano. Quella forte tentazione di fare catenaccio

Se qualità e paesaggio sono un valore a quanti compromessi può scendere l'olivicoltura italiana? E' lecito trovare extra vergini 100% italiani sugli scaffali americani a 4 euro? Il nostro mondo olivicolo rischia di giocare la partita solo in difesa. Da Extrascape l'invito a lanciarsi in attacco

02 maggio 2014 | Alberto Grimelli

L'olivicoltura italiana deve giocare in difesa o all'attacco?

E' la domanda emersa trasversalmente durante Extrascape, una tre giorni in cui si è discusso e lavorato intorno al tema dell'olio extra vergine vero.

Non ci può essere olio d'oliva senza olivi e quindi il paesaggio olivicolo è strettamente connesso con la produzione, ne delinea i contorni, i limiti, le prospettive.

Non esiste un solo paesaggio olivicolo, come non esiste un solo olio extra vergine.

L'olivo oggi deve condividere spazi e territori con le pale eoliche, come in Molise, e gli impianti fotovoltaici, come in Puglia, per non parlare di infrastrutture, più o meno utili, in tante parti d'Italia. Uno “scempio necessario” secondo l'assessore regionale all'agricoltura del Molise Vittorino Facciolla.

Un compromesso alla modernità e alle sue esigenze, poiché è certamente meglio una pala eolica, secondo l'assessore, che il continuo consumo di petrolio.

L'olivo paga insomma il prezzo della nostra società energivora e consumistica.

Anche l'olio extra vergine è una vittima. Vittima di truffe, contraffazioni e raggiri, come spiegato da Danielle Aquino Rothmayr di Gustiamo, importatori in Usa di qualità italiana. Come è possibile trovare a scaffale olio dichiarati 100% italiani a 4 euro al litro? Come è possibile tollerare marchi di fantasia, tipicamente “Italian sounding” come “Palermo” o “Spoleto”?

Apparentemente, quindi, il mondo dell'olivo e dell'olio deve assolutamente giocare in difesa, anzi fare catenaccio. Tutti i fondi e gli strumenti agli organi di polizia pur di salvaguardarci da ulteriori scempi.

Come ha ricordato Rosy Patrone, comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato in Molise, è necessaria la cultura della legalità, i produttori devono sentirsi tutelati dai controlli ma occorre anche andare nelle scuole, a fare informazione e formazione.

Fare catenaccio, insomma, non è abbastanza per l'olivicoltura italiana.

Occorre anche giocarsi la partita all'attacco.

In difesa gli strumenti esistono o sono in via di definizione. Il colonnello Amedeo De Franceschi dei Naf ha per esempio ricordato che il metodo degli isotopi, per l'identificazione dell'origine, è in via di ufficializzazione.

Per quanto riguarda l'attacco siamo invece in alto mare. Olivicoltori e frantoiani sono impreparati a utilizzare le armi del marketing e della comunicazione.

Una consapevolezza amara, triste ma ormai diffusa.

Come rimediare? Extrascape ci vuole provare e dopo aver studiato per tre anni, vuole fare il salto. Se il paesaggio è valore, allora lo si può anche tradurre in euro per i produttori.

Work in progress... seguirò con interesse il percorso che è stato avviato.

Si parte certamente col piede giusto.

I paesaggi trasferiscono suggestioni ed emozioni inimitabili. Quello che un QR code o qualsiasi altro bollino non può però trasferire è l'amore e la passione degli olivicoltori e frantoiani per la loro terra. E neanche le prove, le fatiche e gli sforzi per arrivare a quel sentore di alloro e rosmarino, tanto agognato quanto distintivo.

Per far questo, per trasferire l'artigianalità dell'extra vergine italiano vero, occorrerà inventarsi qualcosa di nuovo e originale.
Buon lavoro.

Ma Extrascape resta anche un concorso per oli e paesaggi.
Chi ha vinto quest'anno?

Categoria Paesaggio Tradizionale

Biologico
Fruttato Leggero, Az. Agricola Cirelli – S. Giuliano di Puglia – ITALIA
Fruttato medio, Az. Agricola Tagliaferri Domenico – S. Elia a Pianisi – ITALIA
Fruttato intenso non assegnato

Convenzionale
Fruttato Leggero, Az. Agr. Fratelli Gasdia – ITALIA
Fruttato Medio, Az. Agr. Colonna – ITALIA
Fruttato Intenso, Frantoio Romano – ITALIA
 
Categoria Paesaggio Contemporaneo 

Biologico
Fruttato Leggero, non assegnato
Fruttato Medio, Rafael Alonso Aguilera –  SPAGNA
Fruttato Intenso, Tenuta Venterra – ITALIA

Convenzionale
Fruttato Leggero, non assegnato
Fruttato Medio, non assegnato
Fruttato Intenso, Potosi 10 – SPAGNA
 
Gran Premio Extrascape

Azienda Agricola Colonna – ITALIA

Migliore architettura del frantoio e miglior paesaggio

Madebar S.A., Jose Ignatio di Montevideo - URUGUAY

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