L'arca olearia
Gli analizzatori FTNIR per monitorare efficacemente la resa in olio delle olive
E' un'analisi che dura un minuto con un investimento che si ammortizza nel giro di pochi mesi. Facile preparare il campione, non viene richiesto alcun reagente. Una procedura facile e pulita ma soprattutto sicura e affidabile
08 novembre 2013 | Emiliano Genorini
Nel corso delle ultime campagne oleari uno dei temi centrali è stata la resa in olio delle olive ovvero la quantità di olio estratta dalle olive conferite ai frantoi espressa come percentuale in peso. Considerando il fatto che da più parti ci si lamenta del calo delle rese, spesso consistente. Le principali cause sono imputabili ai sistemi di frangitura non ottimizzati, a cause agronomiche e anche a eventi meteo filologici.
In quest’ottica diventa particolarmente interessante potere disporre di un sistema pratico ed affidabile per la determinazione della percentuale di grasso sia nelle olive che nella sansa e conseguentemente anche della resa. Gli analizzatori FT NIR sono la soluzione analitica più avanzata per analisi multiparametriche di olive, sansa e olio. Inoltre, è possibile analizzare anche le foglie delle piante di olivo. La tecnologia FT NIR è presenta i seguenti vantaggi:
- Rapida: analisi in meno di 1 minuto
- Semplice: nessuna preparazione campione
- Pulita: nessun reattivo richiesto
- Non distruttiva: il campione può essere utilizzato per altro
- Consumo: solo energia elettrica (max 50 W)
- Sicura ed affidabile: risultati costanti nel tempo
- Robusto: strumenti progettati per durare nel tempo

Per la realizzazione delle calibrazioni sono stati utilizzati gli analizzatori Bruker TANGO e MPA che grazie alla tecnologia FT rappresentano il massimo livello tecnologico applicato alla filiera produttiva olearia. Grazie alla calibrazione, contenete standard appartenenti cultivar diverse (sia italiane che estere), è possibile analizzare in pochi istanti (meno di 1 minuto) i campioni.
La strumentazione NIR con modulo in riflessione consente la determinazione dell’umidità, del contenuto in olio (e quindi la resa) e dell’acidità sulle olive, parametri fondamentali per il pagamento delle materie prime e mentre l’analisi del grasso nella sansa serve per la regolazione del processo produttivo.

Una piccola quantità di olive è macinata in un molino a martelli fino ad ottenere una pasta che viene messa in un piastra di Petri in vetro da 97 mm.
La sansa invece è posizionata direttamente dentro alla piastra di Petri. Le prestazioni delle calibrazioni per umidità e contenuto in olio (grasso) sono evidenziati nella tabella seguente.

Nella tabella seguente è evidenziato come con un incremento della resa di 2.5 % (a seguito della introduzione del NIR) si ha un ritorno dell’investimento notevole che copre in pochissimi mesi il costo dell’analizzatore.


La specifica calibrazione sviluppa permette di ottenere dati affidabili e riproducibili. Particolarmente interessante è sia l’applicazione di un NIR at line ma anche di uno strumento on line, che mediante un apposita sonda consente l’analisi in continuo della sansa prodotta e automaticamente permette di regolare il decanter.
In questo caso il ritorno economico è molto evidente come evidenziato nella successiva figura.

Mediante questa tecnologia è possibile monitorare il processo oleario nel suo complesso: oltre alla paste di olive e alla sansa è possibile analizzare i principali parametri di qualità dell’olio di oliva per la sua classificazione merceologica (acidità, perossidi, K232, K270, Delta K, alchilesteri , cere, steroli, eritrodiolo e profilo in acidi grassi) e le foglie di olivo (azoto, calcio, potassio, magnesio e fosforo).
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Il dolce amaro del migliore olio extravergine di oliva italiano
L’amaro è un sapore tipico dell’età adulta perché in questo modo si ha avuto tempo per imparare a distinguere, specie noi assaggiatori di olio extravergine di oliva, aggiungo io, tra un amaro “buono” e uno cattivo, ovvero un “amaro medicinale”
05 dicembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
La differente sensibilità al gelo di radici, germogli, foglie e gemme di quattro varietà di olivo
L’Ascolana è risultata la varietà più tollerante al freddo, mentre Coratina la più sensibile. Ecco la differente sensibilità di diversi tessuti dell’olivo per la stima del danno da gelo
05 dicembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
La corretta indicazione della campagna sull’etichetta dell’olio extravergine di oliva
Cosa scrivere in etichetta per essere in regola? I chiarimenti dell’ICQRF: la dicitura “campagna di raccolta”, da utilizzare per l'etichettatura e prevista all'art. 11 del Reg. (UE) 2022/2104, "non ha alcun legame con la “campagna di commercializzazione”
04 dicembre 2025 | 16:00
L'arca olearia
La gestione della potatura dell’olivo per il bilanciamento della crescita vegetativa e della produzione
In un contesto di cambiamenti climatico è necessario gestire la potatura dell’olivo limitando il più possibile il riscoppio vegetativo con eccessivo ombreggiamento della chioma e consumi idrici elevati. Determinanti modalità e tempi di intervento
04 dicembre 2025 | 14:00
L'arca olearia
Aumentare la concentrazione fenolica nelle foglie di olivo contro gli stress
L'attività biologica dei fenoli nelle foglie di olivo utile per la difesa dell'olivo nei confronti di stress biotici e abiotici. Ecco l'effetto di trattamenti fogliari di silicio e selenio su importanti antiossidanti come l'oleuropeina e altri secoiridoidi, così come i flavonoidi
03 dicembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
L’influenza delle temperature sulla qualità dell’olio di oliva
La sintesi di triacilglicerolo è fortemente ridotta nel mesocarpo dell'olivo da temperature superiori a 30°C. Esiste una correlazione negativa tra il contenuto di acidi grassi monoinsaturi e la temperatura. Concentrazioni più elevate di squalene e steroli nei siti più caldi
02 dicembre 2025 | 12:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati