L'arca olearia

FATTORI AGRONOMICI CHE INFLUENZANO LA RACCOLTA MECCANICA DELLE OLIVE

Sia gli agevolatori e ancor di più, naturalmente, i vibro-scuotitori, consentono di aumentare considerevolmente l'efficienza di raccolta, purchè ci si attenga a qualche piccolo accorgimento. Sono infatti numerosi i parametri agronomici a cui prestare attenzione. Ecco qualche consiglio e suggerimento utile per aumentare la produttività

13 novembre 2004 | Riccardo Gucci

La raccolta meccanica é ancora poco diffusa nell’olivicoltura italiana, nonostante che la raccolta rappresenti la principale voce di costo nell’oliveto. I motivi principali per la scarsa diffusione sono la piccola superficie media dell’azienda olivicola, i terreni in pendio, gli oliveti obsoleti e poco meccanizzabili, la bassa produttività dell’oliveto e il costo delle macchine per la raccolta. La raccolta manuale incide per il 60-80% del costo di coltivazione dell’oliveto ed impiega tra le 150 e le 500 ore di lavoro ad ettaro a secondo della tipologia e della forma di conduzione dell’oliveto. Oltre a ridurre i costi di produzione, una maggiore diffusione della raccolta meccanica allevierebbe i problemi di carenza di manodopera, di sicurezza dei cantieri di lavoro e di tempestività della raccolta. L’offerta di macchine per la raccolta meccanica è ampia, ma un importante fattore limitante la diffusione della meccanizzazione è costituito dalla discontinuità delle operazioni di raccolta (stesura dei teli, scuotitura e scarico del prodotto). Di recente sono stati proposti, soprattutto all’estero, sistemi di raccolta meccanica in continuo con macchine scavallatrici che, però, necessitano di ulteriore sperimentazione prima di poter essere utilizzati commercialmente. I vibro-scuotitori del tronco rimangono allo stato attuale le macchine più affidabili per la raccolta delle olive.

Numerosi sono i fattori agronomici che influiscono sull’efficienza delle macchine e sulla produttività dei cantieri di lavoro per la raccolta delle olive. Tra questi, il carico di frutti ad albero, il peso dell’oliva, l’andamento della maturazione delle drupe, le caratteristiche dell’oliveto (sesti, forma di allevamento, volume della chioma, pendenza del suolo), la gestione della potatura e del suolo.
L’efficienza di raccolta meccanica aumenta con l’aumentare della produzione per albero, per cui la produttività del lavoro risulta sempre scarsa su olivi poco produttivi. Al di sotto di certe produzioni il valore del prodotto è inferiore al costo di raccolta per cui non conviene raccogliere. Indicativamente per ottenere una buona efficienza alla raccolta meccanica un olivo deve produrre almeno 10-15 kg di olive.
Il peso delle drupe influisce sulla resa alla raccolta meccanica in quanto il distacco dell’oliva dall’albero avviene per gravità. A parità di vibrazione impartita al tronco, olive più pesanti eserciteranno un trazione maggiore sul peduncolo e avranno maggiore probabilità di abscissione. Il peso alla raccolta dipende principalmente dalla varietà, dal carico di frutti e dalla disponibilità idrica nel suolo durante la crescita del frutto.
Varietà con maturazione contemporanea sono più adatte alla raccolta meccanica rispetto ad altre con marcata scalarità di maturazione. In ogni caso la forza di ritenzione del frutto, cioè la forza da esercitare per operare il distacco dell’oliva, deve essere inferiore a 400-450 g per ottenere un’elevata resa di raccolta.
Il sesto di impianto e la forma di allevamento possono incidere sull’efficienza della raccolta. Per l’impiego di vibro-scuotitori del tronco è indispensabile allevare le piante su un unico fusto privo di ramificazioni laterali per almeno 1 m dal suolo. Per operare velocemente, e soprattutto se si utilizzano scuotitori con ombrello intercettatore, è utile lasciare un tratto più lungo di tronco privo di rami laterali (1,3-1,4 m) in modo da ridurre i tempi per il posizionamento della macchina e l’aggancio del fusto da parte della pinza del braccio vibratore.
La potatura deve essere effettuata in modo da ridurre la presenza di branchette secondarie o terziarie rivolte in senso discendente (pendaglie, grondacci), che tendono a disperdere la vibrazione originaria, che giunge così all’oliva molto attenuata. Per lo stesso motivo, varietà con portamento perdulo o semi-pendulo possono risultare meno adatte alla raccolta meccanica con vibro-scuotitori di varietà a portamento espanso o assurgente. In fase di potatura è utile ridurre la presente di branche terziarie o di ordine superiore in modo da consentire una più efficiente trasmissione della vibrazione impartita al tronco. Ai fini della raccolta per vibro-scuotitura, l’angolo ottimale con cui le branche primarie si inseriscono sul tronco deve essere di circa 45 °C.
All’aumentare del volume della chioma dell’albero diminuisce l’efficienza di raccolta in quanto la vibrazione perde di intensità con l’aumentare della lunghezza delle branche. Per intervenire sul volume della chioma si deve ricorrere alla potatura.
La velocità di spostamento e raccolta dei vibro-scuotitori del tronco diminuisce all’aumentare della pendenza del suolo, per cui nei terreni collinari la raccolta meccanica ha costi superiori, a parità di altre condizioni, rispetto a suoli in piano.

Le macchine vibro-scuotitrici del tronco consentono di raccogliere una quantità di 5-10 volte superiore a quella di attrezzi elettrici o pneumatici per la raccolta agevolata. A sua volta, la raccolta agevolata consente di raddoppiare all’incirca l’efficienza di raccolta rispetto alla brucatura manuale. L’impiego di pettini o attrezzi portati su aste, che si sta rapidamente diffondendo nell’olivicoltura italiana, non comporta particolari accorgimenti nell’impostazione della potatura e della forma di allevamento dell’albero, per cui valgono le indicazioni normalmente utilizzate per la raccolta manuale.