L'arca olearia
Olio extra vergine di oliva o pura lana vergine?
Cinquant'anni, e non li dimostra. Tributo al re dei grassi, terza puntata. Avremmo potuto e dovuto fare di più, ma c’è in fondo da essere ottimisti. A sostenerlo è Francesco Visioli, tra i più apprezzati studiosi del prodotto, che aggiunge: "da consumatore io credo sia stata un’operazione importante, di cui dobbiamo ancora godere tutti i benefici"
30 ottobre 2010 | Francesco Visioli

Sono trascorsi cinquantâanni dallâintroduzione dellâolio extra vergine di oliva. In tutto questo tempo avremmo potuto e dovuto fare di più. Però â ricordiamoci â che facciamo riferimento a un prodotto che nasce in zone povere, sia economicamente, sia tecnologicamente, tanto più che spesso lâolio che si ricava dalle olive viene visto e avvertito dal resto del mondo alla stregua di alimento âesoticoâ o âpittorescoâ.
Per affermare il vero valore dellâolio extra vergine di oliva, si deve di conseguenza fare più fatica di quanto sarebbe naturale. Circa il futuro, sono tuttavia ottimista: il progresso è inarrestabile, sia in termini di qualità , sia in termini di penetrazione culturale-gastronomica.
Resta ora da riflettere sul senso profondo della legge 1407 del 13 novembre 1960, per capire dove ci ha veramente condotto in tutti questi anni. Da consumatore io credo sia stata unâoperazione importante, di cui dobbiamo ancora godere tutti i benefici.
Lâolio extra vergine di oliva per certi versi mi ricorda unâaltra espressione ormai familiare, cui abbiamo fatto lâabitudine: la âPura Lana Vergineâ. Una denominazione commerciale, in fondo, che a ben riflettere non vuol dire niente. Eppure è stata una forma di garanzia per il consumatore, al quale spesso venivano venduti capi di dubbia composizione.
Certo la denominazione suscita ilarità nei colleghi stranieri (che spesso mi chiedono perché vergine e perché extra) e forse si potrebbe andare oltre.
In cuor mio, sogno un futuro in cui non sia più necessario specificare extra-vergine, dandolo per scontato. Anzi, immagino un futuro in cui si possa costruire una scala di qualità proprio a partire dalla base dellâextra-vergine.
LEGGI ANCHE
Luigi Caricato > 1960-2010. Buon compleanno extra vergine. Tributo al re dei grassi link esterno
Gennaro Forcella > Lâintroduzione dellâextra vergine. Una svolta verso la trasparenza del mercato link esterno
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Olio di oliva in frigorifero per scoprire se è extravergine: la fake news da sfatare
I test a casa per scoprire se davvero l'olio è extravergine, per esempio mettendo in frigorifero per vedere se "congela", appartengono ai falsi miti che è bene sfatare. Ecco la spiegazione tecnico scientifica
18 novembre 2025 | 13:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
Senza potassio è inutile concimare l’olivo con azoto: l’influenza su crescita e produzione
La percezione che un aumento di azoto comporti un aumento della produzione porta a un'applicazione eccessiva di fertilizzanti azotati. Il potassio può invece presentare problemi di carenza per diversi problemi che ne impediscono l'assorbimento da parte dell’olivo
18 novembre 2025 | 09:00
L'arca olearia
Le molecole chiave che danno il sentore di muffa e riscaldo-morchia all'olio di oliva
Entrambi i difetti sensoriali potrebbero essere discriminati con successo dagli oli extravergini di oliva per mezzo di un'analisi molecolare. Ecco la correlazione tra la concentrazioni di due composti volatili e le intensità dei difetti
17 novembre 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aumentare l’efficienza di estrazione in frantoio e la resa in olio: trucchi e segreti
La resa in olio al frantoio dipende dall’efficienza di estrazione che può variare dal 78 al 91% a seconda delle regolazioni delle macchine. Ecco quali sono i fattori che possono più incidere sula resa e come intervenire
17 novembre 2025 | 11:00
L'arca olearia
Effetti della gestione del terreno sul deflusso, erosione e proprietà del suolo in oliveto
Un confronto tra tre sistemi di gestione del suolo in ragione dei tassi di precipitazioni, deflusso e perdita del suolo in un oliveto. Il risultato peggiore si ha con l'uso intensivo di erbicidi per lasciare il suolo nudo
16 novembre 2025 | 12:00
L'arca olearia
L'inerbimento dell'oliveto: chiave per il controllo dei parassiti dell'olivo
L'attuazione di un buon inerbimento dovrebbe essere focalizzato, tra gli altri obiettivi, sul controllo fitosanitario, modificando il microclima del suolo, riducendo le oscillazioni termiche e l'umidità relativa, che ostacola lo sviluppo della mosca dell'olivo
15 novembre 2025 | 12:00